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Posts tagged as “giacomo ceruti”

Quanto valgono i quadri di Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto

L'artista lombardo interpretò il nuovo pensiero cattolico nei confronti della povertà e della necessità di un lavoro, quando il vagabondaggio aveva assunto, tra il Seicento e gli inizi del Settecento una dimensione inquietante e pericolosa per l'ordine pubblico e per la moralità

Pitocchetto – La storia della committenza e dei passaggi del ciclo Salvadego di Padernello

Il Ciclo di Padernello è da ritenersi, all’interno dell’articolata e a volte inaspettata, vicenda pittorica di Giacomo Ceruti (1698-1767) una raccolta di opere intesa come “summa artistica”, senza chiaramente dimenticare e sottovalutare alcuni efficaci ritratti nobiliari, altre tele di soggetto pauperistico, le nature morte, e qualche esempio di pittura religiosa. Il Ciclo è composto da quindici grandi tele, acquisite da Bernardo Salvadego, attraverso l’antiquario Achille Coen, all’asta della collezione Avogadro, Fenaroli -Avogadro, Maffei Erizzo che si tenne il 20 aprile 1882, in Palazzo Fenaroli, a Brescia

Le ruvide tele dei vagabondi, perché i pitocchi entrarono come icone nelle nobili case

Una devastante situazione economico-sociale, lo sviluppo di una letteratura grottesca che trasformò il povero in un’icona romanzesca. Migliaia di incisioni e di quadri in circolazione. Così i ricchi appesero nei palazzi le immagini dei poveri. Per divertirsi, per meditare e sentirsi favoriti dalla fortuna. Ecco come nacque quella moda lontana e come si sviluppò in direzione della pittura di realtà, che, ai tempi di Pitocchetto, invitava all'assistenza e proclamava la centralità del lavoro, come strumento di salvezza