Dopo le polemiche tra studiosi che avevano tolto al maestro toscano la paternità di una parte consistente del ciclo assisiate, assegnandola al romano Cavallini, una nuova prova a favore dell'allievo di Cimabue - Il restauro della Croce di Firenze ha permesso di studiare nel dettaglio il volto di San Giovanni e i panneggi che trovano straordinario riscontro nelle opere umbre del cosiddetto Maestro delle Storie di Isacco.
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Ed è proprio a livello di leganti che nello studio del ciclo Scrovegni si sono avuti i maggiori risultati, individuando nell’olio (aggiunto di materiale proteico) il medium impiegato nelle stesure a biacca e quindi deducendone, di fatto, la spiegazione del perchè essa non si è alterata.
In particolare è curiosa una nota che l’artista appunta sul libello, in poche righe viene spiegato il trucco per disegnare le montagne. Se vuoi pigliare buona maniera di montagne e che paino naturali, togli di pietre grandi che sieno scogliose e non pulite, e ritra’ne del naturale, daendo i lumi e scuro, secondo che la ragione t’acconsente.
La tavola viene preparata con due strati di lino; negli interstizi sono stati trovati fogli di pergamena che avevano la funzione di chiudere le fessure, di ammortizzare il legno e di livellare la superficie prima di inserire lo strato di gesso. Tracciato il disegno (a carboncino o con un sottile pennello) e incisa la linea di confine fra figura e doratura, viene applicato sulla cornice scolpita (che è autentica) l’oro a foglie, successivamente punzonato e brunito. A questo punto l’artista costruisce la figura: gambe, braccia e panneggi sono resi attraverso larghe pennellate, echi forse della lunga pratica ad affresco da Assisi a Padova, mentre visi e ventre sono eseguiti con pennellate più sottili e corpose
LA MOSTRA - "Giotto, l’Italia" è il grande evento espositivo che concluderà il semestre di Expo 2015 al Palazzo Reale di Milano.
La mostra sarà allestita a Palazzo Reale dal 2 settembre 2015 al 10 gennaio 2016
Stupori, umorismo e sottili inquietudini nella visita agli affreschi di Giotto a Santa Croce raccontata da Forster in Camera con vista, il celebre romanzo dello scrittore inglese
Che cosa significano i sei candelabri librati nell’aria ad Assisi, in un affresco della Basilica Superiore? Secondo una studiosa rimandano, attraverso trasparente metafora, alla figura di santa Chiara, riaffermando in cifra la fede nell’originario progetto comune con san Francesco, naufragato per i veti e i pregiudizi del tempo
La mostra, che si aprirà al pubblico il 26 luglio e sarà ospitata presso la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli e in tre chiese del circuito urbano, espone oltre 100 opere tra cui oltre a dipinti, pale d’altare, tavole, affreschi staccati, anche sculture, oreficerie rarissime, miniature, manoscritti, codici