I Giardini di Bomarzo, chiamati anche Parco dei Mostri è un complesso monumentale nella città di Bomarzo in provincia di Viterbo, nel nord del Lazio. Sono costituiti da un parco alberato, situato in una valle dominata dal castello degli Orsini, e popolato da sculture, piccoli edifici e ornamenti architettonici come ciotole, urne o obelischi distribuite tra la vegetazione naturale.
Sia la storia della creazione dei giardini che le sculture di interpretazione e testi incisi qua e là nel parco, sono ancora oggetto di polemiche tra gli storici.Pier Francesco Orsini detto Vicino Orsini (1528-1570), avrebbe avviato i lavori attorno al 1550. Alcuni storici ritengono, tuttavia, che il nucleo del progetto di quel luogo straordinario sia stato fatto realizzare dal,padre Giancorrado Orsini,
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Il mostro marino è un motivo spesso rappresentato sui mausolei nel I e II secolo .secolo dC . affermano gli archeologi dell'Inrap - perché simboleggia il viaggio verso i soggiorni dei beati dopo la morte
L’esposizione intende illustrare alcuni aspetti dell’affascinante tema degli animali nel mondo antico, presentando non solo oggetti del MATR normalmente non esposti al pubblico e provenienti in gran parte dalle collezioni confluite nel Museo nel corso del tempo, ma anche - grazie alla collaborazione con la Soprintendenza - dedicando una vetrina a un ritrovamento molto interessante avvenuto in anni recenti nella città di Verona
Pubblicato in occasione dell’esposizione allestita alla Villa Reale di Monza, il volume si presenta come un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’immaginario giapponese e spazia dai famosi quaderni manga di Hokusai (affiancati da altri suoi capolavori) alle opere di Loputyn, l’illustratrice contemporanea molto nota agli hotaku appassionati di manga
Per celebrare la benefattrice che commissionò e donò alla città di Manchester, in Gran Bretagna, palazzo e libri che avrebbero costituito la John Rylands Library è stato realizzato questo splendido automa artistico.
Automi e diorama - come recupero di linguaggi perduti, dell'Ottocento - sono tornati di moda e rafforzano le già infinite possibilità espressive dell'eterogeneo mondo del contemporaneo, nel quale la dimensione del divertimento dello spettatore o della sua sorpresa muove molti artisti. L'automa presenta una scena solenne e comica, al contempo., come potremmo vedere soprattutto nel breve filmato, con i personaggi azionati dal movimento meccanico
Quasi come un rifiuto al mondo impressionista, che gli risulta superficiale, decide di limitare l'uso dei colori, privilegiando il bianco e nero delle opere disegnative e collocandosi vicino alla visione letteraria di Edgar Allan Poe, di Charles Baudelaire e Stéphane Mallarmé e a quella artistica di Francisco Goya e Paul Gauguin. La citazione di questi poeti e scrittori, nonché la vicinanza al pittore spagnolo della Quinta del Sordo, lasciano intendere quali siano le tematiche noir e spiritualiste alle quali l'artista si lega