Fu lo stesso Kandinskij a rilevare in una sua dichiarazione la nascita dell'arte astratta. L'acquerello si presenta come uno schizzo informe riconducibile, in ogni parte isolata, a uno scarabocchio infantile, che viene giustapposto all'altro e, via di seguito, fino ad ottenere un ritmo cromatico e musicale, fluttuante. L'artista immaginò che l'arte del proprio tempo, troppo sofisticata e attenta al fenomeno ottico, dovesse ripartire da zero e imboccare, con rapidità, nuove strade per raccontare l'autentica verità dell'uomo e lo Spirito. Cosa avrebbe visto un bambino, nei giorni successivi alla nascita' Quali strutture coglievano i piccoli occhi dei neonati?
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In un periodo non precisato, compreso tra il terzo e il quarto decennio del Trecento, Stefano fiorentino, uno dei migliori allievi di Giotto (darà il nome del maestro a suo figlio, lui pure pittore di vaglia, e noto con l’appellativo di Giottino), lascia la Toscana per raggiungere Milano, chiamato da Matteo Visconti, che gli affida numerose ed importanti commissioni. Tornerà a Firenze per problemi di salute (“essendosi per la mutazione dell’aria ammalato”, scrive Vasari), e qui morirà, sembra nel 1350
Così la pittura riuscì ad evocare realisticamente elementi che non potevano essere dipinti, come i suoni, gli odori e le atmosfere psicologiche che dominavano gli ambienti delle scene. Il caso delle voci spaventose dei Giganti di Giulio Romano, le urla laceranti di Leonardo, il raccordo con la statuaria antica