Si chiamava Jona Ostiglio. La sua storia, le sue opere. A compiere la scoperta, l’ebraista Piergabriele Mancuso insieme alla storica dell’arte e funzionaria degli Uffizi Maria Sframeli: lo studioso illustrerà oggi alle Gallerie, per la prima volta, i risultati della ricerca
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In una cattolicissima chiesa della Bassa lombarda appaiono simboli giudaici e, forse, il ritratto del banchiere che finanziò il dipinto nel 1577. Stelle di David e monogrammi fanno pensare che l’opera decorativa sia stata pagata dal ricchissimo Salomon Asola. Il pittore scelse un registro ambiguo di rappresentazione che da un lato sembra celebrare il finanziatore e dall’altro lo colloca sulla linea dei reprobi, consentendo all’affresco di punire il ricco senza che lui potesse lamentarsene e di passare tra le maglie della censura controriformista
“Non avrai altro Dio all’infuori di me. Non fabbricarti nessun idolo e non farti nessuna immagine di quello che è in cielo, sulla terra o nelle acque sotto la terra”. Il monito compare nella Bibbia, nel libro dell’Esodo (20, 4-6), ed è rivolto dall’Altissimo a Mosè sul Sinai. Così, già tra pietre e rovi di quel sacro monte, si incrociano le strade della religione e dell’arte