Con il grasso dei suini si curavano le lesioni di un'ampia gamma di malattie della pelle, che prendevano estensivamente il nome di Fuoco di Sant'Antonio. Le carni di questi animali, allevati dagli Antoniani - monaci che si ispiravano alla regola del grande eremita - rinvigorivano i pazienti, con una dieta più ricca, che contribuiva a una guarigione più rapida
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La piccola tavola mostra Sant'Antonio, che è identificabile dalla croce a forma di T sul suo mantello. La mano sinistra poggia sul bastone, anch'esso a forma di tau. mentre usa la destra per riempire una brocca d'acqua. Il santo è minacciato in questa esistenza, dedicata a Dio, dalle strane creature che lo circondano. Anche se l'immagine è stata pesantemente ritoccata e sovraverniciato durante un restauro del ventesimo secolo, la mano di Bosch è ancora chiaramente riconoscibile nel pennellata originale
Le tentazioni di Sant’Antonio nella pittura
Le tentazioni di natura carnale, nei dipinti relativi a Sant'Antonio Abate, vengono illustrate, nel Cinquecento, accanto ad altri allettamenti e provocazioni demoniache. Con il passare del tempo, esse assumeranno soprattutto una caratteristica erotica