Press "Enter" to skip to content

Posts tagged as “mario schifano”

Mario Schifano, quanto valgono i suoi quadri. Qui quotazioni gratis. Subito

L'artista fu particolarmente amato dalla critica e dai collezionisti per l’intensa creatività e per l’apertura di una via italiana alla pop art. Insieme a Franco Angeli e Tano Festa rappresentò un punto fondamentale dell'arte contemporanea italiana ed europea. Qui gratis duecento stime, valutazioni e risultati d'asta di Mario Schiano, marchi pubblicitari, paesaggi anemici, monocromi, tele computerizzate, palme, bicilette.

I colori della musica, le cover musicali firmate dai grandi della pittura

Quando le copertine dei dischi vengono affidate al genio creativo del pittore. Dalla Banana di Warhol per i Velvet Underground al “pantheon” pop di Blake per il Sgt. Pepper beatlesiano. Poi Haring, Serra, Opie… E in Italia? L’apripista è stato Mario Schifano. l 12 marzo del 1967 i Velvet Underground pubblicano il loro primo album, il “disco della banana”, prodotto e illustrato dal pigmalione Andy Warhol. Nel giugno dello stesso anno, Peter Blake realizza la copertina di Sgt. Pepper’s lonely hearts club band, ottavo, sovversivo lavoro dei Beatles: dopo l’incontro con il Flower Power (la cultura hippy), i Baronetti stravolgono le convenzioni discografiche britanniche con le loro uniformi da circo in raso rosa, azzurro e giallo. Infine, in autunno, a Roma, le esecuzioni live del Piper vengono riprese in chiave prog-pop-jazz da un insolito gruppo, Le stelle di Mario Schifano: mentore è lo stesso artista, che cura anche la cover del disco con un suo dipinto coevo.

Mario Schifano – Giorgio Marconi: "Bello e impossibile, geniale e ingestibile"

"Sì. Era una persona ingestibile, che divorava giornali, film e trasmissioni televisive; un bambino che voleva tutto e subito; e poi così bello ed elegante, amante delle scarpe di marca, delle fotomodelle, delle automobili di lusso, delle droghe e dei viaggi in giro per il mondo. Schifano era curiosissimo, comprava una decina di riviste internazionali che non leggeva, teneva accesi diversi televisori nella stessa stanza, viveva in un flusso di informazioni in movimento".