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Toulouse-Lautrec, performance contro il mondo: prima merda d'artista sulla spiaggia (1898)




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Dotato di un carattere che passava dall’ironia e dallo scherzo alla profonda cupezza – e ciò a causa delle conseguenze psicologiche devastanti di  una malattia contratta nell’infanzia che aveva impedito la corretta crescita degli arti inferiori -, istrione, pagliaccio, malinconico, gran signore capace di stare in un palazzo e nel più infimo dei bordelli, Toulouse-Lautec manifestò, pur in un tono ancora legato allo scherzo – in alcuni casi dissacratorio – l’arte della performance e della dissacrazione, in tandem con il fotografo Maurice Joyant. I due erano legati da un intenso sentimento amicale fin dai tempi dell’infanzia.
E poiché verso la fine degli anni Novanta, le cose al piccolo Henri, andavano proprio male – le delusioni cocenti con l’altro sesso, le contestazioni da parte della famiglia di origine dalla quale non era ritenuto un artista, ma un bohemien perditempo, certe critiche sibilline da parte dei colleghi – Henri e Maurice si ritrovarono a cercare qualche momento di infantile serenità al mare.Maurice aveva portato, naturalmente la macchina fotografica, e a Henri venne in mente che sarebbe stato un bell’omaggio a tutta quella gente dalla quale era disonorato offrire la sintesi estrema della sua ribellione e della sua considerazione del mondo. Defecare pubblicamente era ed è uno dei grandi tabù di ogni società. Al punto che solo al diavolo era,per ruolo, concesso. Così il piccolo diavolo abbassò i calzoni, su una spiaggia fredda livida e deserta, si piegò attese che il fotografo mettesse a fuoco. E ne nacque quella che avrebbe potuto essere persino una sequenza filmica della sua ironica, grottesca provocazione. Merda d’artista. Merda d’artista, prima della provocazione di Manzoni. Merda infantile, in un gioco pre-dadaista.La spiahhia è quella di Le Crotoy, in Picardie.

Henry e Maurice al Moulin Rouge
Henri e Maurice al Moulin Rouge

Sarebbe inutile, a questo proposito, proiettare, su ogni tempo, la miopia dell’umano consesso su certi soggetti che vengono umiliati, messi a lato, diffamati, distrutti per poi essere divinizzati qualche decennio dopo la loro morte. Ma lo aggiungiamo, perchè è uno spunto di meditazione che non dobbiamo mai dimenticare, anche riferito a persone che abbiamo accanto
Ma torniamo ai quattro scatti liberatori. Era il  1898, Maurice Joyant forse rideva sonoramente, mentre dissacrava il mondo. In quei giorni, Tolouse Lautrec era molto demoralizzato. La sua carriera era in caduta. Alcune iniziative come quella di organizzare un pubblico incontro alla Goupil & Cie, la principale concessionaria d’arte parigino, erano state un fallimento. L’alcolismo e le malattie veneree davano seri problemi a Tolouse-Lautrec che aveva dovuto accettare di ritornare in famiglia, in casa dei genitori, dove alcune sue tele furono addirittura bruciate dallo zio perchè avevano soggetti volgari e impresentabili.
Il giorno della performance sulla spiaggia dovette essere bellissimo, come quelli che immediatamente seguirono. Furono giorni di libertà, di infantile liberazione. Un anno dopo, Henri, sarebbe stato internato in manicomio e tre anni dopo, nel 1901, fiaccato dalle malattie sarebbe morto.
Henri veste gli abiti del triste Pierrot lunaire
Henri veste gli abiti del triste Pierrot lunaire

toulouse lautrec samurai
Qui diventa un samurai

Il pittore si traveste da signora per posare burlescamente per l'amico
Il pittore si traveste da signora per posare burlescamente per l’amico

Il fotografo Maurice Joyant avrebbe lavorato  e lavorare di più di chiunque altro per preservare la memoria dell’ amico. Scrisse ampiamente sul suo rapporto con Toulouse-Lautrec, organizzò retrospettive. Riuscì persino a convincere  la contessa Adele de Toulouse-Lautrec a creare un museo per l’artista.
 
Henri Marie Raymond de Toulouse-Lautrec -Monfa, nacque il 24 novembre 1864 ad Albi, in Francia, e morì il 9 settembre 1901 nel Castello Malromé . Pittore, celebratissimo liitografo – sue le illustrazioni che cantano la Belle epoque parigina – , al centro della vita sociale e artistica della ville lumière, il giovane aristocratico dovette fare i conti con un malattia alle ossa, che gli aveva bloccato, attraverso fratture, da bambino, la crescita degli arti inferiori.
Nonostante una breve vita, segnata dalla malattia, il lavoro del pittore fu vasto vasto: il catalogo ragionato delle sue opere pubblicate nel 1971 elenca 737 dipinti, 275 acquerelli , 369 litografie (tra cui manifesti ) e circa 5.000 disegni .
Lautrec ha scelto i soggetti che coprono una vasta gamma di classi sociali: nobili e artisti, scrittori e atleti, medici, infermieri e pittoresche figure di Montmartre. Molti dei suoi dipinti mostrano le prostitute perché le considerava come modelli ideali per la spontaneità con cui sapevano muoversi. Ha dipinto la vita con curiosità, ma senza moralismi o sentimentalismi.
Come illustratore, Henri de Toulouse-Lautrec realizzato manifesti divennero famosi e meno parte conosciuta del suo lavoro, ha anche illustrato una quarantina di libretti di canzoni.