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10 chilometri di tombe per ibis, scimmie e gatti mummificati. Gli studi sul cimitero degli animali di 2000 anni fa


Tuna el-Gebel, villaggio al centro dell’Egitto, è conosciuta come la necropoli di Hermopolis. Nella “Città dei Morti ” è stato scoperto il grande cimitero di animali mummificati fondato due millenni fa, costituito da catacombe e passaggi inferiori che si estendono per una distanza di oltre 10 chilometri. Qui sono stati trovati migliaia di ibis e babbuini mummificati, simboli del dio Thoth. Il sito comprende anche le rovine del grande tempio di Thoth e le abitazioni che erano abitate dai sacerdoti responsabili del servizio funebre e rituale in questo tempio. Un altro tempio era dedicato al dio babbuino vicino all’ingresso del cimitero degli animali sacri”.

Il cimitero degli animali sacri è oggetto di studio da parte degli archeologi. Sabah Abdel Razek, Director General of the Egyptian Museum in Tahrir, ha spiegato: “Gli animali nell’antico Egitto erano venerati come divinità tribali e la loro mummificazione era un importante rituale religioso”. Dobbiamo infatti tener conto dello stretto rapporto spirituale tra gli antichi egizi e gli animali totemici. “Forse una delle caratteristiche più distintive delle divinità egizie era la loro raffigurazione con teste di uccelli e altri animali.” prosegue Sabah Abdel Razek. “Intorno all’800 aC e successivamente molti animali sacri furono mummificati e sepolti in cimiteri a loro dedicati in luoghi sacri in diverse parti del Paese”.

Le città degli animali sacri integravano le necropoli umane. I grandi centri di sepoltura erano collocati in zone desertiche perchè erano luoghi senza ombra – la luce avrebbe portato i defunti nel cuore delle divinità solari – e perchè il clima secco favorisce la perfetta conservazione delle mummie. I grandi cimiteri, come quello di Tuna el-Gebel, avevano abitazioni per i sacerdoti e per i numerosi addetti alle pratiche di sepoltura.

All’interno del cimitero degli animali ci sono due strade principali e altre vie laterali più strette. Ampi saloni erano stati realizzati per ricevere i proprietari degli uccelli e degli animali, che lì giungevano per la sepoltura sacra. All’ingresso c’era un tempio con un piccolo altare in pietra che veniva utilizzato durante i riti funebri specifici di ibis e babbuini.