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Posts published in Novembre 2015

Le opere finaliste del Premio internazionale di scultura "Domenico Ghidoni"

La giuria del Premio internazionale di scultura Domenico Ghidoni ha scelto le opere che parteciperanno alla finale e che andranno in mostra a Ospitaletto, dal 12 dicembre 2015, data dell'inaugurazione di Scultura contemporanea.Omaggio a Domenico Ghidoni. I finalisti e gli artisti della sezione di Ospitaletto sono pregati di concordare o comunicare le modalità di consegna dell'opera, per l'allestimento della mostra, ad Alessandro Scalvenzi, 3939182495. E' naturalmente possibile che l'artista consegni anche direttamente la propria scultura

Moira Facchetti, un canto libero tra oro e blu cobalto

La seduzione klimtiana, secessionista e simbolista muove le profondità di cobalto e le superfici d'oro delle opere di Moira Facchetti. Un blu che, come nel paesaggio lacustre: il molo, il faro, la scogliera che disegnano un angolo ricercatamente abnorme che schiaccia lo spettatore versola terra mentre il cielo e le acque brillano intensamente. Radice in Van Gogh, portato in direzione di un'espressione alla Munch,ma trattenuta nell'ossessione. C'è un sentire profondamente spirituale, ricco della potenza dell'essere, in questo dolci e protettivi abbracci d'angelo o nelle anse di fiumi orientali, sinuosi e placidi, bloccati da ideogrammi in una dimensione eterna. Una pittura ricca di citazioni, la sua, tutte comunque ben orientata e reinterpetata; come la somma dell'oro di Klimt ai cretti di Burri. Come dire che l'età dell'oro è percorsa da mille fratture, amnche se permane,in superficie un bagliore privo della dimensione del tempo

Lucia Leali, le donne mitiche che vincono con sensualità e intelligenza

Una dimensione di gioiosa contemplazione del mondo e delle sue forze realmente positive, legate alla continuità della vita e, alla bellezza e alla creatività. Una joe de vivre, quella di Lucia Leali, che pulsa e che non appare per nulla artefatta; i colori netti, come papiers matissiani, rinviano a una stagione nella quale la pittura era pronta a scommettere, pur all'interno del crollo di un Novecento di speranza e di sangue, nelle forze positive. Una pittura che punta al risarcimento degli affanni. Ecco allora violiniste serie, ma consce della potenza magica del proprio violino, attrici, marilyn, fiori di nature morte seicentesche riprese cromaticamente con la nettezza di papiers deoupés, come commessi di antiche scagliole o intarsi di preziosi tavoli di marmo. Lucia Leali ci comunica la costante, per quanto imprevista, vittoria della vita sulle potenze oscure del male

Lorenzo Gusinu, dipingere come un virtuoso con la chitarra elettrica

l maestro Lorenzo Gusinu aprirà oggi, con un breve concertio introduttivo, la mostra "Dal reale l'immaginario", alle 16, allo studio Facchetti.  Forte temperamento artistico unito ad un'acuta razionalità, Gusinu cresce tra le tele e i colori della famiglia artistica della madre -  i Leali-Facchetti -  e la precisione professionale, nel campo giuridico, del padre Claudio. Elementi che troviamo uniti nel suo già ricco percorso biografico, con studi, approfondimenti, specializzazioni. Nato nel 1992, Lorenzo inizia presto a misurarasi con l'arte e con la musica, senza perdere di vista - come racconta lui stesso - lo studio. Riunisce pertanto, sia come naturale inclinazione, che come dimostrazione di affetto e di orgogliosa discendenza - nonostante la giovanile, apparente contestazione dei modelli genitoriali - le due strade, quella del ramo materno e quella del ramo paterno

Quanto vale lo scheletro perfetto di questo cucciolone di allosauro?

Fatto raro perchè gli animali più giovani erano spesso oggetto di predazione e venivano divorati. Sicchè si trovano ancora lacerti di ossi o elementi scheletrici incompleti, lasciati dopo i bamchetti. Qui, invece, l'ossatura dell'allosauro, scoperto cinque anni fa nei pressi di una cava nello stato americano del Wyoming, erano integri, anche se sparsi, su una vasta area, forse spostati dalle acque, dalle piogge di milioni di anni. Lo scheletro si trovava nei pressi dei resti di un dinosauro Sauropode, che normalmente era una preda degli Allosauri. Una reazione da parte della vttima designata?

Tragédie, il capolavoro di Olivier Dubois. Il video

Nove danzatrici e nove danzatori, completamente nudi, avanzano e arretrano dodici passi al ritmo dei taburi. Dodici passi, quante le sillabe del verso alessandrino, utilizzato come canone nella tragedia francese. Da qui il titolo dello spettacolo. I versi si ripetono, si agganciano, vanno in movimento binato e rimato, al passo, contenuti da una metrica classica che cerca di riordinare il mondo e di esorcizzare gli elementi caotici e dolorosi della traedia attraverso l'ordine del dispositivo metrico, che incatena e ripulisce il sangue originario. E' la catarsi, la rigenerazione nel dolore osservato fuori da sè; un dolore senza empatia e senza compassione perchè è divenuto una forma mitica

I designer tedeschi puntano su un nuovo materiale: il ghiaccio

Creativi lavorano realizzando ogni oggetto con il ghiaccio, dalle sculture a interi ambienti, da alberghi-igloo completamente arredati con quest materiale, alla rappresentazione di città ideali. Tutte le forme del freddo. Il ghiaccio si presta infatti a particolari suggestioni emozionali che riportano a un mondo incantato, il mondo tacito e silenzioso dei paesaggi invernali montani dopo una nevicata in cui stalattiti di ghiaccio, che scendono da tetti aguzzi, fanno da cornice e corona.