Il Natale è soprattutto la gioia di una nascita che ci rinnova. E, con occhi sempre nuovi, gioiamo anche per i verdi, i rossi intensi, gli scintillii che creiamo in dicembre. E pure i doni e le decorazioni contribuiscono a creare un momento di serenità che dovremmo protrarre tutto l'anno. Soprattutto pensando a quel Bambino, che è gioia. Forse, non esiste religione che dia alla materia una connotazione gioiosa, quanto il Cristianesimo. Pur se bilanciata dai valori spirituali.
Posts published in Novembre 2017
Samantha Hoopes (nata nel 1991) è una modella americana. Ultima di cinque sorelle, ha seguito un percorso formativo orientato alla recitazione. Ha poi frequentato la Penn State University e si è laureata in economia. Un corpo perfetto e un volto accattivante e molto espressivo. Ciò che colpisce di Samantha è la naturalezza e la mancanza di eccessi sotto il profilo dei messaggi seduttivi, che controlla pienamente. Non sfuggirà al lettore attento che fa foto di copertina ripropone, ribaltata specularmente, la posizione della Ragazza con l'orecchino di perla. Come la modella di Vermeer, Samantha volta il capo per guardare ed essere guardata dallo spettatore. Una postura che spiega, al di là della bellezza delle pittura, il coinvolgimento emotivo e l'aria pura ma sensuale dell'opera di Vermeer
La violenza contro le donne rappresenta una delle principali cause di morte delle donne in tutto il Mondo senza distinzione d’età, livello d’istruzione o classe sociale.
In Lombardia le vittime, chiamando il numero nazionale 1522, possono accedere tempestivamente ai Centri Antiviolenza ed avvalersi di un ausilio concreto.
Al di là di queste cause organiche, si possono manifestare disturbi di ansia che portano all'attacco di panico, come avviene nella sindrome di Stendhal, come ci spiegherà più avanti la psichiatra, al cospetto di emozioni forti, che sono configurate nella Sindrome di Stendhal. Ma come vedremo, essa è l'apice di un fenomeno psicologico di distacco che si è maturato durante il viaggio. Se voi o il vostro partner avete avuto traumi nell'infanzia - la morte dei genitori, una separazione che ha lasciato strascichi, qualche trauma, il distacco precoce dalla mamma e dal papà , per svariati motivi - siete più esposti a questo disagio.
La foto venne pubblicata nel 1976, dalla rivista Life che celebrava, con un ampio servizio, i primi duecento anni delle donne americane. Anche oggi questa immagine è oggetto del desiderio da parte di tanti collezionisti. E quando passa alle aste, ottiene sempre ottimi risultati.
Sir Cecil Beaton (Londra, 14 gennaio 1904 – Broadchalke, 18 gennaio 1980) è stato un fotografo e costumista britannico. Dopo il liceo studia storia e architettura a Cambridge e dal 1926 si dedica alla fotografia e a disegnare costumi e scenografie per la televisione e poi per il cinema. Vince due Oscar per Gigi e My Fair Lady. In particolar modo diventerà un'icona della moda il vestito bianco e nero disegnato da Beaton ed indossato da Audrey Hepburn in My Fair Lady.
Nel periodo compreso tra il 1914 e il 1917-anno della rivoluzione d'ottobre - Zinaida Serebriakova produce una serie di immagini sul tema della vita rurale russa. Un'intensa ricerca viene svolta, negli anni successivi, in ambito simbolico - figure per la stazione del metro - e nei confronti della figura femminile.
Il finalista del Nocivelli 2017: "Natura Morta: Ossa. Un piatto di ossa sospeso in una quinta oscura è il tema della mia opera. Opera allegorica, che richiama più temi. in primis un memento mori dai connotati del dopocena, ma anche una parentesi di riflessione sul significato simbolico che il piatto d’ossa-i possiede: secondo il cristianesimo sono i semi della resurrezione, per altri solo la metafora dell’ impermanenza e alla vacuità. Per gli alchimisti il simbolo si lega al concetto di nigredo (dal latino colore nero o nerezza), fase in cui la materia deve essere decomposta affinché si ritorni all’origine, nel momento di caos primigenio da cui nasce la creazione. Tutto è avvolto da una quinta oscura, si sta meditando sulle nostre ombre interiori (e allo stesso tempo) sulla rinascita, sottolineata dalla luce che bagna questi resti: la luce dell’albedo, l’illuminazione che arriva dall’alto a benedirci dopo un periodo all’inferno. Sperata, ma non certa".
Per Balla il Futurismo aveva tanta forza da ricostruire l’universo su fondamenta nuove. L’artista torinese credette a lungo nell’impossibile sogno. Poi, negli anni Trenta, la svolta imprevedibile, il ripudio dell’avanguardia e il ritorno all’assoluta verità della figura