Il veneto Mattia Bortoloni è noto soprattutto per essere l’artefice della smisurata decorazione della cupola del santuario piemontese di Vicoforte che, con i suoi cinquemilacinquecento metri quadrati di superficie dipinta, è considerato il più esteso affresco unitario di tutti i tempi
Leggi Articolo »Archivi Mensili: dicembre 2017
Benvenuto Cellini: “Cane di un Vasari! Bestiaccia, porco, bestia asinina”. Liti e insulti nell’arte
La divergenza di opinioni tra Cellini e l’aretino a proposito del collocamento di un catafalco in onore di Michelangelo Buonarroti sfociò in insulti ed ingiurie da parte dello scultore. E Giorgetto il botolo si vendicò a freddo relegando nelle Vite l’irascibile avversario tra gli artisti “minori”. Il pittore e storico aretino si produsse anche in un altro piccolo capolavoro di cattiveria e di intelligenza. Benvenuto è rappresentato sul fondo, in ultima fila, mentre ci guarda obliquamente con aria irosa e sospettosa.
Leggi Articolo »La teta y la luna: il primo poetico e carnale desiderio del seno nel film di Bigas Luna
La scoperta dell'altro sesso, la nostalgia della madre. La bellezza di una divinità che sembra irraggiungibile come la luna. Qualcosa che, se non è latte, è un flusso vitale. Una pienezza che chiama alla vita. Queste analisi e suggestioni di un "bambino che guarda" dominano La teta y la luna, film del 1994 diretto dal regista iberico Juan José Bigas Luna. Tete sta attraversando a fatica l'ultimo, lungo periodo della sua infanzia, quando ci si distacca da un ambiente d'affetti per entrare in conflitto con il mondo e per uscirne, per lo più, sconfitti. E' stato spodestato dalla nascita del fratello minore, che ha il diritto di poppare dal seno della madre; e non riesce ad imporsi all'esterno. Non è capace di conquistare la cima del castell, la piramide umana del folklore catalano e così perde, in riprovazione, anche l'affetto che può venire dal successo. Tete è così molto triste e solo. E' un incompreso. Ma ecco giungere la ballerina francese Estrellita, simpatica maggiorata, alla quale lui regala una rana. Commossa dal sincero affetto del bambino, la ragazza decide di allattarlo esaudendo così il suo desiderio
Leggi Articolo »Sai cos’è una celestografia? Così il drammaturgo-pittore Strindberg rubava forza alle stelle
Di fatto, il drammaturgo cercò materiale psichico e la voce luminosa dell’universo ‑ secondo i principi della teosofia ‑, divenendo un antesignano di un orientamento fondamentale nello sviluppo dell’arte novecentesca...
Leggi Articolo »Avete mai visto i quadri dipinti da Bob Dylan? In 3 minuti guardate qui la sua antologia pittorica
La controversia sul ritiro del Premio Nobel, lo sprezzante silenzio da parte del cantautore fanno parte di uno stile di sostanziale rifiuto dei grandi riti e dei grandi poteri che si appropriano della genialità, spesso contestatrice, degli artisti per convogliarla in direzione di una pacifica normalizzazione, attraverso la fagocitazione da parte del potere. E non può essere letto in altro modo il diniego, l'accettazione, il rinvio della cerimonia proprio come una perfetta performance che fa pensare cosa sono i Nobel, da cosa derivano e cosa hanno significato a livello di imbalsamazione dei letterati. Grande creativo, Bob Dylan - pochi lo sanno - è anche un interessante pittore, come il Nobel italiano Dario Fo. Nel filmato vedremo un'antologia dei suoi dipinti. Qui di seguito la storia del cantautore
Leggi Articolo »Aforismi: “Per produrre buoni frutti, bisogna mettersi in spalliera; si resta là tutta la vita, le braccia distese, la bocca aperta, per assimilare quel che passa, quello che è intorno a noi, e viverne” Degas
Nella rubrica "Aforismi" puoi trovare le frasi più celebri dei grandi maestri. Se hai gradito il servizio clicca "mi piace" e condividi con i tuoi amici su Facebook
Leggi Articolo »Cosa significa davvero en plein air? Come dipingere un paesaggio dal vero. Consigli e video tutorial
Qualche piccolo consiglio da noi di Stile Arte che, nel corso del nostro lavoro, abbiamo sperimentato numerose tecniche nell'ambito di un percorso di storia dell'arte che non dimenticasse l'influenza dell'aspetto esecutivo e materiale nell'ambito stilistico. Innanzi tutto bisogna sfatare l'idea che gli impressionisti - al di là dell'eccezione di qualche quadro - realizzassero l'opera in una sola seduta, davanti al paesaggio da dipingere.
Leggi Articolo »Ricostruito il lato B della Venere d’Urbino. I ritocchi. Il video
Una giocosa performance, una provocazione di body-painting. Un fotografo-artista ha distribuito sulla pelle di una modella i fiori che si trovano nell'opera d'arte. E ha esplorato il lato invisibile della celeberrima signora. Ricordiamo che La Venere di Urbino è un dipinto a olio su tela (119x165 cm) di Tiziano, databile al 1538 e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze
Denis Verlaine, antologia di disegni erotici. Il video
Illustratore da oltre 30 anni, Denis Verlaine è nato nel sud della Francia a metà degli anni Sessanta. Amante delle belle donne, del disegno e degli acquerelli, ha messo a punto il suo stile grafico nel corso dei suoi viaggi in Europa e negli Stati Uniti. Condivide con Pratt ed Hemingway un profondo amore per la Venezia sensuale e misteriosa, popolata da maschere al chiaro di luna. Con la scrittrice Miss Kat è autore del libro Les Amoureux Libertins , Gli amanti libertini, allontanatisi dalla via dell’ordinaria quotidianità, in viaggio nel quale l’esplorazione della realtà avviene soltanto attraverso il sesso, com’è nella tradizione avviata dal marchese De Sade. Cosa narra il romanzo? Di una coppia libertina, che lasciata la via rassicurante della quotidianità, vedrà la sua vita sconvolta dall’intervento di tre partner “straordinari”
Leggi Articolo »Come funzionavano le botteghe degli arazzi, dal cartone all’opera finita. Il caso Raffaello
Arazzieri fiamminghi erano in attività anche in Italia. Federico II, per esempio, assunse nell’ottobre del 1539 il tessitore oriundo di Bruxelles Nicolas Karcher, attivo presso la corte ferrarese fin dal 1517 circa. Karcher lavorò al suo servizio, quindi a quello del cardinale Ercole fino al 1545, quando si trasferì a Firenze, ivi chiamato dai Medici. Tornò a Mantova nel 1553, e vi rimase fino alla morte, avvenuta nel 1562
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