Press "Enter" to skip to content

Posts published in Gennaio 2018

Come danzano nell’aria e di cosa sono fatte le sculture di Elias Crespin

Sospese a quasi invisibili fili di nylon che hanno l'altro capo collegato a piccoli motori, dirette, nel movimento, dai computer le sculture disegnano delicatamente, nello spazio, una danza. Ruotano quasi impercettibilmente per passare da una forma all'altra e dall'ordine al caos, in una coreografia disegnata dall'artista. In questa ricerca per quanto riguarda la forma, spazio, tempo e movimento, spesso Elias Crespin combina lo studio del colore attraverso la sperimentazione di diversi materiali e texture, d'ombra e luce

Epifania – Comete, presunti Ufo e strani oggetti nel cielo dei dipinti sacri. Tesi e antitesi. I filmati

Analizzando varie opere, quasi tutte a sfondo religioso, compaiono elementi che possono parere estranei alla sfera terrestre e più affiancabili alla testimonianza dell’avvistamento di un’entità aliena, ma che, se inseriti nella globalità dell’opera e nel messaggio che essa vuole trasmettere, assumono connotazioni che fanno cadere tali ipotesi

Leonardo da Vinci – Adorazione dei Magi, dalla tecnica allo sfumato. I segreti del pittore

Significativi alcuni particolare nella comprensione del processo mentale di Leonardo che lavora secondo la propria ispirazione in maniera molto libera al di sopra di una, invece, rigorosissima impostazione prospettica dell’insieme. Il gruppo di teste sul lato sinistro mostrano con evidenza i vari possibili livelli durante il processo di costruzione delle immagini. All’estremità destra, invece, appaiono varie posizioni di una testa di cavallo, per la quale, evidentemente, il pittore non aveva ancora compiuto la scelta definitiva

Andrea Rugarli, l'istante e il tempo si rivelano alla fermata dell'autobus

Andrea Rugarli, Premio Finalisti Nocivelli 2017: "Passando lungo la carreggiata vedo casualmente Tommaso nell’atto di bilanciarsi sul palo di una fermata. Il dipinto è la ricomposizione di questa memoria, attraverso un collage ottenuto da vedute di Google Maps e fotografie di Tommaso reperite sui social network. In realtà, benché il titolo sia proprio ‘Tommaso Alla Fermata’, il riquadro del cartello contiene il manifesto di una mostra di arte classica svoltasi recentemente a Milano. L’incongruenza tra titolo del quadro e contenuto è fraintendimento, e al contempo è sostituzione di un indice di ‘circuito spaziale’ – quello della fermata dell’autobus – con un indice di ‘circuito temporale’ – il modello classico".

Claude Mollard, cercare con la macchina fotografica le facce divine nascoste nella natura. Il video

Claude Mollard è un fotografo insolito. Viaggia per il mondo alla ricerca di volti umani che si compongono, con apparente casualità, nel fogliame, nell'onda candida dei ruscelli o tra le rocce. Una visione vicina a quella di Arcimboldo - che coglieva l'Uno nel tutto - e al pensiero neoplatonico che ebbe un particolare seguito tra il Quattrocento e il Cinquecento. Nato nel 1941 a Chambéry (Savoia), dopo la laurea in giurisprudenza, si è specializzato all'Istituto di studi politici di Lione. Ex studente della Scuola nazionale di amministrazione è stato consigliere generale della Cour des Comptes (2004-2010) ed è esperto in ingegneria culturale, consulente culturale del presidente dell'Institut du Monde arabe, artista-fotografo, scrittore.

Risolvi i rebus di Leonardo da Vinci. Le frasi ricavate rivelano l'anima del grande artista

Sono 171 i rebus di Leonardo da Vinci giunti sino a noi. Quasi tutti (tranne pochi casi disseminati in altri manoscritti) compaiono in fogli conservati alla Royal Library di Windsor. Ne proponiamo qui alcuni esempi, scelti tra i migliori per originalità delle chiavi e delle cesure, ampiezza e completezza della frase risultante, corrispondenza, da un punto di vista tecnico, alle regole di questo gioco così come lo conosciamo oggi.

5 cose da sapere su Ghirlandaio

Qui puoi trovare le informazioni principali sul pittore fiorentino. Una sorta di "bigino", una guida essenziale, da consultare rapidamente e facilmente. Chi era il Ghirlandaio? Il suo vero nome è Domenico Bigordi. Il soprannome con cui è noto deriva dall'attività del padre, orafo, famoso per creare meravigliose ghirlande per le acconciature delle signore fiorentine

Andrea Marchesi, la pace metafisica che precede l'ora blu

Il pittore Andrea Marchesi, Premio finalisti Nocivelli 2017: "L'opera è nata da uno scorcio che ha condiviso con me la mia compagna Beatrice - racconta l'artista - L'atmosfera magica che si crea dopo il tramonto, con le sue tonalità del blu, è un momento molto caro ad entrambi. Il soggetto rappresenta la Luna solitaria al centro del Blu, e come unico riferimento ad un possibile luogo ho scelto un ramo con le sue foglie scure. La tecnica usata è acrilico".