Stefano Roffi: "Il suo essere “romantico”, “verista”, “orientalista” non assumerà per lui, come per tanti altri, la gravità e lo spessore di vere e proprie ideologie; anche per questo, il trascorrere dall’una all’altra corrente, che in altri è spesso l’esito di un divenire esistenziale, in Pasini si verificherà senza problematiche e contraddizioni sofferte, perché si tratterà sempre dello stesso gusto – fortemente padano – dell’aderenza alla realtà delle cose". La mostra alla Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo
Posts published in Marzo 2018
Un mondo di oggetti suscitatori di stupefazione, miracolo dietro al quale c’è un solo autore: Dio. Il concetto di “mirabilia” che caratterizza il Medioevo è alla base del fenomeno delle Wunderkammer, oggetto di collezionismo nei secoli successivi
Claudio Chiavacci, premio finalisti Nocivelli 2017, illustra la propria opera: "La fotografia è stata scattata ad Assisi, una città in cui il turismo religioso legato alla storia di questo luogo, sembra sfociare in un incentivo a tutte quelle attività commerciali che reificano la fede, spacciandola per souvenir di dubbio gusto. Religione, diversità, assurdità. Tre temi che ho cercato di riassumere in un’immagine, aggiungendo un elemento di disturbo alla “scena”. Ho fatto indossare una maschera da asino alla modella con cui ho collaborato (Martina Lucidi) e sono riuscito a cogliere l’attimo in cui un frate percorre con passo deciso la piazza. Mi è sembrato che tutto questo creasse un interessante spunto di riflessione su ciò che è la norma e su ciò che è l’anomalia, ribaltando i ruoli, mettendo a confronto due identità opposte, creando un nuovo significato, stridente e rumoroso".
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Anca Cernoschi è una giovane fotografa romena, tecnicamente molto preparata e con un piano di esplorazione sistematica della realtà che le rende onore. Interessante risulta lo sviluppo di progetti legati a filoni tematici precisi, come l'esplorazione degli elementi, nella loro purezza assoluta, primigenia, collegati al nudo. Qui presentiamo la serie dedicata all'Acqua, in cui l'artista dimostra di sviluppare il tema con intensità particolare, specie in alcuni scatti, come quello in cui l'abito e il riflesso della modella fluttuano nella corrente. Ora la fotografa, che risiede a Timisoara, città nella quale ha studiato arte e fotografia, è impegnata in una ricerca nella quale emerge il lato atemporale dell'Europa dell'Est e dei suoi abitanti
Lucina Brembati, ritratta da Lorenzo Lotto in questo dipinto del 1518 appartenente alla collezione dell’Accademia Carrara di Bergamo, indossa un pendente, a lungo considerato un corno amuletico. In realtà, si tratta di uno stuzzicadenti finemente realizzato in oro
Racconta: "Esistono solo due tipi di storie: dalla vita alla morte e dalla morte al mondo dei vivi. Dopo che mia sorella è morta, ho sentito di essere intrappolata in un limbo, nell'aldilà, che apparteneva a qualcun altro. Non l'ho solo persa, mi sono persa. La serie Of Loss and Lightness narra una storia di navigazione attraverso il dolore. Usando il mio corpo e gli abiti della mia defunta sorella, esamino la relazione tra ricordi e materiali. Gli oggetti possono contenere emozioni? E si può accedere a queste emozioni racchiuse intervenendo sulla loro materialità?"
Il colorismo è una modalità tecnico-pittorica - che ha caratterizzato, in passato soprattutto la scuola veneta - che assegna all'atto pittorico un'importanza maggiore rispetto al reticolo disegnativo steso, in preparazione, sul supporto del dipinto. La pittura viene così generalmente stesa senza che sulla tela o sulla tavola, al contrario della pittura dell'Italia centrale, molto vincolata al disegno - sia realizzato un minuzioso disegno preparatorio. Sicchè si può affermare che mentre i grandi maestri del rinascimento fiorentini o romani, di fatto, coloravano un disegno, restando ad esso vincolati, i veneti procedevano a plasmare la luce-colore con minori vincoli, utilizzando più il pennello che il lapis o il carboncino.