L’opera, conclusa nel 1779, appartiene al primo periodo dello scultore. Attorno a queste due figure sorse l’accusa di utilizzo di calchi dal vivo, come pare evidente dal volto del vecchio, che non rivela l’idealizzazione dei tratti somatici che diventerà elemento caratterizzante di numerosi lavori del maestro di Possagno.
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La classificazione e la giustificazione ideologica del proliferare delle razze testimoniate dai quadri del Settecento messicano contiene piccoli segnali volti ad accreditare la liceità dei matrimoni misti nel Nuovo mondo
Steve Giovinco è un fotografo americano, che si è formato all'Università di Yale. Appartiene a un linea di tendenza, anti-metropolitana e intimista - vorremmo dire: poco squillante e poco americana - che esplora la notte come luogo in cui la terra rivela il proprio lato immoto. Non è la notte dei killer, né la notte del Male o del peccato. Essa è destrutturata dalle connotazioni stratificate e proposta nell'estrema semplicità. Da cui ripartire
Gustave Caillebotte nasce a Parigi il 19 agosto del 1848 da una ricca famiglia di commercianti tessili e, grazie alla notevole eredità ricevuta alla morte del padre nel 1876 potrà dedicarsi a tempo pieno alla pittura.
Egli utilizza per le sue opere i tagli arditi della fotografia ed è attratto dai soggetti delle nuova città, dall’individuo moderno dei suoi abiti, nelle sue abitudini sociali, in casa sua e per strada. Restò sempre fondamentalmente legato alla sua prima impostazione realista, cui seppe sovrapporre però il senso vivo del colore e della luce appreso dagli impressionisti