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Posts published in “Giorno: 7 Aprile 2018

Cristo della domenica – I quadri che minacciano l’inferno a chi lavora nei giorni di festa

L’insolita, suggestiva iconografia del Cristo della domenica si sviluppa in Italia e in Europa dalla metà del Trecento all’inizio del Cinquecento. Si tratta di una raffigurazione di carattere prescrittivo-ammonitorio che si è rivelata ben presente sulle pareti delle chiese, con una diffusione non molto inferiore ai più noti affreschi delle Danze macabre, dove la Morte conduce alla tomba i vari personaggi-simbolo delle diverse classi sociali, ognuno in coppia con uno scheletro. All’ammonizione il Cristo della domenica aggiunge valore di prescrizione, volendo richiamare i fedeli all’osservanza del precetto festivo.

Le sirene nell’arte – Il significato: simbolo d’infedeltà. Il disastroso richiamo del desiderio. Il caso di Ulisse

Rappresentazione del tranello mortale che ci tendono i sensi, le sirene hanno avuto una connotazione negativa nella storia dell'arte, specularmente alle credenze antiche. Sotto il profilo simbolico. essere rappresentano, almeno fino al passaggio edulcorato nella fiaba ottocentesca, che ne mutò indole, inclinazione, atteggiamento e rappresentazione - vedi Sirenetta di Copenaghen, che si ispirò alla fiaba di Andersen, in cui essa è l'incarnazione dell'amore romantico -, il tranello mortale teso dalla donna, con la propria voce dolce e suadente e con il proprio corpo, nei confronti dell'uomo

Arte degenerata e arte nazista. Ecco le differenze. I filmati d’epoca

 Il dubbio modernista, le ricerche legate alla deformazione della realtà erano agli antipodi dell'estetica hitleriana, legata al divenire dell'arte tedesca, sulla linea tracciata da Durer. Rispetto alla modulazione di un rinascimento nato dalla fusione di elementi greco romani e tedeschi, tutto il Novecento era, a giudizio del dittatore, caratterizzato da un'estrema decadenza

Pittura iperrealista calorica. I peccati della gola dipinti sulle tele. Il video

"Di tutte le passioni, la più complicata, la più difficile a praticare in modo superiore, la più inaccessibile ai comuni mortali, la più sensuale nel vero senso della parola, la più degna degli artisti più raffinati, è sicuramente quella che riguarda il piacere della gola." (Guy de Maupassant). "La golosità ha sull’amore mille vantaggi. Ma il più importante è che, mentre bisogna essere in due per abbandonarsi all’amore, si può praticare la golosità da soli, anche se l’abate Morellet ha detto: “Per mangiare un tacchino al tartufo bisogna essere in due: il tacchino e se stessi”. (Guy de Maupassant)