Press "Enter" to skip to content

Posts published in Aprile 2018

Je t'aime… moi non plus.1968-2018. Un capolavoro? Celebrazioni pop a Parigi. Riascoltiamola

1969. La stessa Jane Birkin, racconta a Le Figaro, di essere stata profondamente imbarazzata quando fece ascoltare il 45 giri ai genitori."Mia madre pensava che fosse una bella melodia, e mio padre mi ha difeso quando lo scandalo ha assunto proporzioni enormi".
Il Procuratore della Repubblica di Milano ordinò il sequestro e la distruzione del disco su tutto il territorio nazionale per "oscenità". Anche il quotidiano vaticano L'Osservatore Romano si pronunciò negativamente rispetto alla canzone del cantautore francese

Cena in Emmaus – La scelta del thriller nel quadro di Moretto, regista del Cinquecento

Un personaggio oscuro con un cappello da pellegrino in un’inquietante locanda. In un clima da “noir” ante litteram Moretto dipana una pittura sconvolgente con il fine di creare suspense nello spettatore. I meccanismi retorici della narrazione filmica trovano anticipazioni straordinarie nella storia dell'arte antica

Crespi fissò in eterno gli istanti di gioia dell’aloe. Che fiorì e mori nello stesso giorno

L’occhio scientifico e il rigore matematico svelano il carattere e la formazione del talento di Giuseppe Maria Crespi, uomo del suo tempo e primo ammiratore delle Grazie naturali. Ma questo quadro potrebbe nascondere una valenza simbolica relativa alla vita del proprietario della pianta, il quale…

Carrà futurista. Poi incontra Giotto e tutto cambia

Dopo aver cantato il dinamismo, Carrà è alla ricerca dell’ordine che dietro di esso si cela. Nel 1915 rompe definitivamente con il movimento di cui pure era stato un assoluto protagonista. Nel 1916 vive una parentesi neoprimitivista, nel corso della quale affronta, per usare le parole di Elena Pontiggia, “la questione del rapporto fra arte e originarietà, come tra la creatività artistica e lo stupore tipico dell’infanzia, ripensando al Doganiere Rousseau, ma anche ai ‘primitivi’ di ogni tempo”

Odd Nerdrum, la bellezza del sogno e della malinconia – Quotazioni gratis e opere

Odd Nerdrum (nato 8 aprile 1944 a Helsingborg, Svezia) è un pittore figurativo norvegese. I temi e il lavoro lo stile di Nerdrum riguardano la storia e narrazione, mentre le influenze primarie di pittori come Rembrandt e Caravaggio hanno posto la sua opera in diretto conflitto con l'astrazione e con l'arte concettuale

Il lume che oscilla nel vuoto. Luce, oscurità, melanconia e dolore

Il mistero della notte che equivale alla perdita del Senso, un’atmosfera da Morte a Venezia, tra baluginii e ombre lattescenti. Così i simbolisti utilizzarono aure rarefatte per rappresentare una malinconia divenuta insanabile di fronte alle false vittorie della tecnica

Dipingere come Gustave Doré – Guarda qui il quadro con la super-lente elettronica

L'ingrandimento eccezionale di un suo dipinto - che fu venduto all'asta da Christie's - ci consente di percorrere il quadro quasi a livello di trama e di apprezzare, in ogni sua parte, il lavoro svolto. Come i pittori della prima metà dell'Ottocento, egli è estremamente analitico e, pertanto molto ricco nella descrizione di dettagli, anche se stende con scioltezza le pennellate chiare, luminose, segno di un dilagare della luce, che sarà uno dei principali fenomeni artistici del Novecento

Capire Giorgio de Chirico – Come e perché nasce la pittura metafisica. I paesaggi e le vedute atemporali

Prima la scultura greca; poi Tiziano, ad annunciare la resurrezione dell’arte; quindi i maestri del Quattrocento toscano, per finire con lo splendore dei ritratti barocchi. Tutte le illuminanti rivelazioni di de Chirico, che s’innamorava dei classici e intanto cambiava le sorti della pittura del Ventesimo secolo

Abbaiando al peccato. Il cane nell’iconografia cristiana e nella Bibbia

Il cane simboleggia il guardiano coraggioso che lancia l’allarme contro le notturne insidie del Maligno. Ed è trasparente metafora della fedeltà dell’uomo al suo Creatore. Poiché il dovere del cane è di difendere il proprio padrone e di abbaiare quando lo si attacca, è biasimevole quando rimane muto. Così i pastori infedeli sono citati nei nostri libri sacri come sentinelle cieche che dimorano nell’ignoranza, cani che non sanno abbaiare e che si addormentano. “Tali erano, riprende San Gerolamo, gli scribi ed i farisei, ciechi che conducevano altri ciechi nell’abisso; cani muti che invece di custodire il gregge del Signore e di abbaiare per difenderlo non pronunciavano che menzogne”.