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Posts published in “Giorno: 19 Maggio 2018

Pompeo Batoni, la rosa centifolia lascia presagire la sontuosità del sesso della modella. Il più bel fiore

Sontuosa, aulentissima centifolia. La regina delle rose, inventata dai giardinieri di Fiandra, per due secoli beniamina dei maestri della natura morta. Ne tiene un esemplare tra le dita grassottelle della mano destra, la protagonista della tela di Pompeo Batoni che qui mostriamo. Con la sinistra, la fanciulla sorregge un canestro traboccante di corolle, tutte splendide, tutte mirabili, seppur umilmente recline al cospetto di Sua Maestà. Il più bel fiore però è un altro. Il più bel fiore è un piccolo seno vezzoso, che vellica ignudo il profluvio di petali, e tallisce come un virgulto marzolino. Poc’anzi, le stoffe grevi della veste sono scivolate dalle spalle della giovinetta, giù, sempre più giù, fino a derapare in larghe, morbide crespe immote. Batoni realizza quest’opera a Roma nel 1744

Disegnare come gli antichi con la punta d'argento. Come costruire in casa lo stilo di Leonardo

La punta d’argento è una tecnica riconducibile a quella antica della punta metallica. Lo strumento, detto anche stilo, consta di una bacchetta che può essere di vari materiali, quali il piombo – che lascia sul foglio tratti di grigio scuro facilmente rimuovibili utilizzando una gomma pane, ma che a causa della sua tenerezza si consuma con rapidità -, lo stagno – che, in aggiunta al piombo, rende la punta molto più resistente a discapito di un segno meno marcato che lascia sul foglio preparato un disegno sottile, utilizzabile esclusivamente per i primi bozzetti – e appunto, l’argento. L’argento è, soprattutto nel XV secolo e per i primi anni del XVI, la tecnica preposta ai disegni definitivi, grazie al tratto grigio chiaro ben visibile ed elegante, anche se impossibile da cancellare. Altri metalli, come l’oro, sono stati sperimentati a questo scopo: la traccia che lasciavano sulla superficie era però oggetto con il passare del tempo di ossidazione e conseguente alterazione del colore

Quali sono i dipinti di un pittore che hanno maggior valore? Quali quelli che "crollano"

Allora cercate la provenienza del vostro dipinto. Non sarà certo facile. Molto spesso gli artisti vendevano senza rilasciare alcuna ricevuta. Gli acquirenti compivano l'acquisto senza registrarlo su alcun diario. Ciò invece, avveniva più spesso nell'ambito di alcune case aristocratiche o alto borghesi all'interno delle quali esisteva una vera e propria contabilità per il controllo della spesa. Un'altra possibilità del collezionista di oggi è quella di trovare, all'interno di vecchi cataloghi, il la fotografia del quadro stesso

La notte, la luna, le nubi nella pittura del Romanticismo. Le opere splendide e malinconiche di Baade

Il norvegese Knud Baade (28 marzo 1808 - 24 novembre 1879) dipinse soprattutto ritratti e paesaggi notturni. Egli è particolarmente noto per i suoi dipinti al chiaro di luna che sono caratterizzati da forti contrasti drammatici tra luce e ombra. La sua poetica è romantica.Come ben ricordiamo la luna è presente come divinità lattescente misteriosa, in numerose opere dell'epoca. A partire dal nostro Leopardi, per passare al melodramma - "casta diva" - e a Beethoven, solo per citare autori e soggetti a noi più popolarmente vicini. La luna induce meditazioni, sogni ad occhi aperti, porta a un approfondimento del significato dell'umanità sulla terra. E, quand'è piena, diventa un'entità inquietante, a noi difficilmente percebile con l'intensità con la quale si presentava ai nostri antenati. La missione spaziale che portò l'uomo sul satellite ne ha appannato, in gran parte il suggestivo mito.

Teun Hocks – Foto-pittura d'umorismo surreale. Nubi e uomini fuori luogo

Le indicazioni al foto-pittore olandese Teun Hocks (1947) vengono dal mondo dell'inconscio, da quel punto di incontro tra arte e psicanalisi che costituisce l'elemento fondante del Surrealismo. Ma se spesso il movimento di Breton si riferiva alla dimensione onirica in un atteggiamento spiazzante - il sogno o l'incubo avrebbero dovuto rivelare le false sovrastrutture perverse della realtà - o attraverso l'humor nero, Hocks sviluppa una ricerca espressiva vicina a Magritte, in cui domina un approccio poetico al sogno, corroborata, nel suo specifico, da un divertente umorismo bianco

Venere benda Amore nel rosso Tiziano. Accecato perchè sia folle? Bendato perchè non offenda?

Il problema è capire – osservando un quadro del maestro cadorino: ad esempio questa tela eseguita attorno al 1565, una variazione su temi mitologici di squisita fattura e di ambiguo significato (Venere benda Amore: per punirlo? Per impedirgli di usare l’arco? Perché sia il caso a determinare il bersaglio degli strali) – come funzioni l’accostamento tra quel “rosso” e i suoi fratelli colori. Per quale diabolica legge quel “rosso” non soltanto riesca ad attrarre magneticamente su di sé lo sguardo, ma possa, nel contempo, cambiare la realtà all’intorno. Cosicché un lembo di stoffa assume da un lato il ruolo di fuoco d’attenzione, di calamita per la pupilla, di strumento dell’umana ammirazione; dall’altro sa, magicamente, sottoporre a metamorfosi cromatica tutto quanto lo circonda.

Castiglioni. Vi ricordate questi lampadari e questi orologi? Viaggio nella creatività del designer visionario

Il fuori scala, la cinetica, l’allegoria, la sequenza, il ready made, il segno grafico sono solo alcuni degli elementi chiave, ricorrenti nei suoi progetti, che saranno messi in luce nel percorso espositivo. Dagli allestimenti dei padiglioni della Rai, dell’Eni, di Montecatini per manifestazioni fieristiche, ai progetti per la cultura, per l’innovazione e per l’esposizione dei prodotti, emerge chiaramente la figura di Achille Castiglioni, capace di concepire la messa in scena come una regìa. Ogni elemento è studiato, ogni peso calibrato, il ritmo modulato; tutto è reso in funzione dell’allestimento, che si struttura come un dinamico racconto per immagini