Il colore particolare, lucido, ma compatto, delle tavole rinascimentali è probabilmente legato all'azione della tempera - un pigmento con legante ad acqua, normalmente destinato a restare opaco - congiunta l'olio, emulsionato grazie al contenuto del tuorlo d'uovo. A giudizio di alcuni, infatti non si sarebbe giunti a stemperare direttamente le polveri nell'olio di lino, ma si sarebbe preferita una miscela più arricchita. Attenzione, però: la placenta del tuorlo veniva spremuta e poi gettata per evitare fenomeni di putrefazione
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Nel museo di Saint Etienne, in Francia, grande parete in vetro a forma di onda nera appositamente progettata per lo spazio, incombe sullo spettatore. Si viene fisicamente divorati dall'oscurità, inghiottiti dal bagliore della materia violenta: 6 metri di altezza e 15 metri di lunghezza. Una lama di tsunami limaccioso
L'origine dei ritratti realizzati con i tappi di sughero delle bottiglie di vino dall'artista americano Scott James Gundersen può essere fatta risalire ai suoi viaggi attraverso la Repubblica Democratica del Congo nel 2007. Amava osservare che i congolesi non sprecassero nulla, ma ne reinventassero l'utilizzo, con intelligente creatività. Ogni oggetto, una vecchia bottiglia d'acqua, un laccio spezzato o la corteccia del albero di banane, assumeva una nuova funzione
L'idea non è da sottovalutare. Qui l'artista utilizza la produzione di cartapesta per applicarla su un cartone con il fine di realizzare elementi decorativi che ricordano gli altorilievi. Ma il sistema può essere usato anche per interventi formalmente dirompenti e coloratissimi. La base di tutto è la carta igienica che è molto leggera e che si rivela ottima per la produzione di cartapesta finissima, malleabile e particolarmente levigabile. Acqua, gesso e molta colla. L'applicazione e la colorazione. Vediamo il filmato
In una matrioska la bambola più grande si chiama madre mentre il pezzo più piccolo si chiama ‘seme’. Ogni pezzo della matrioska – tranne il seme che è un pezzo unico – è suddiviso in due parti apribili e richiudibili. La matrioska più grande del mondo è stata costruita nel 2003 negli Stati Uniti ed è composta da 51 pezzi. La tradizione procede in Russia e particolare successo hanno le bambole artigianali, che vengono realizzate, come vediamo nel filmato, soprattutto da donne. Indispensabile è il fatto che la colorazione avvenga a mano, legando ogni oggetto allo specifico dell'unicità nella serialità