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Posts published in Giugno 2018

Rosso Fiorentino si suicidò per calunnia? La versione di Vasari e l'ipotesi di oggi

Fu allievo di Andrea del Sarto, ma la sua formazione si svolse in maniera piuttosto autonoma. Partendo dalle costruzioni equilibrate del maestro, ne forzò le forme esprimendo un mondo inquieto e tormentato. Il 26 febbraio 1517 fu immatricolato nella Compagnia di San Luca tra i pittori. Risale al 1521 l’opera considerata il suo capolavoro: la Deposizione di Volterra. Dal 1523 al 1527 fu a Roma alla corte pontificia di Clemente VII, che lasciò per sfuggire al Sacco della città, durante il quale subì diverse disavventure. Trovò accoglienza prima a Perugia, poi a Borgo San Sepolcro e ad Arezzo. Nel 1529 l’artista si stabilì a Venezia, ospite di Pietro Aretino. L’anno seguente raggiunse Parigi, dove iniziò a lavorare al servizio di Francesco I

Sai cos’è il pastello? Viaggio tra i capolavori colorati con "polvere di farfalla". Video

Uno dei problemi dei pastelli tradizionali – e non stiamo parlando dei pastelli ad olio, che si fissano perfettamente – è il fissaggio del colore, una volta ultimata l’opera. Il loro comportamento, che può essere parzialmente assimilato a quello dei gessi colorati, può portare a cadute colore, in forma di polvere, come alla base di una lavagna scolastica. E’ per questo che molti dipinti a pastello sono protetti dal vetro. Per il fissaggio è possibile intervenire con quantità modestissime di vernice finale, data a spray a una distanza tale che il fissante sia quasi nebulizzato e pertanto molto rado. Se dovessimo, infatti, spruzzare vernice finale in quantità. i colori incupirebbero e si dilaverebbero, con problemi di gravissimi mutamenti del dipinto

Julia Margaret Cameron – Classe 1815, grande fotografa dall'anima femminista

Dotata di un notevole occhio pittorico, influenzata compositivamente dal'atmosfera preraffaellita che permeava l'immaginario del suo tempo, Julia Margaret Cameron, delicata e sensibile signora della buona società inglese, nata nel 1815, anno del Congresso di Vienna a Pattle, è considerata una delle migliori ritrattiste dell'Ottocento, per quella sua capacità di trovare, in lunghe estenuanti pose dei suoi soggetti, le posture e le espressioni che meglio esprimessero la personalità dell'effigiato

Jack Vettriano: storia, immagini, quotazioni gratis

Inizia a copiare gli impressionisti, poi unisce le suggestioni di Hopper a quelle dei grandi manifesti cinematografici hollywoodiani e alle affiche pubblicitarie della sua infanzia: ne esce uno stile fortemente illustrativo e una pittura di base fotografica che, in alcuni casi, sfiora l'iperrealismo. Il tema dominante è l'amore, sentimentale e carnale, in tutte le sue varianti, dall'esasperato, sognante romanticismo del coup de foudre a esplicite scene di sesso sado-maso

Gioielli di corallo nella pittura cinquecentesca. Proteggevano i bambini dalle streghe-vampire

E se Marsilio Ficino si limita a scrivere del pericolo: “E’ comune opinione che certe vecchie, che chiamiamo streghe, sugano il sangue de’ bambini, per ringiovanirsi quanto possono”, alla minaccia vampiresca (all’inizio strix è solo un uccello notturno succhia-sangue, ma in seguito diventa la strega propriamente intesa) le madri reagiscono adornando i propri pargoli con collanine e braccialetti di corallo per proteggerli dal male e infondere loro energia. Intanti ritratti di bambini appare questo amuleto che non ha soltanto un significato cristologico

Martina Hoogland Ivanow, estranei a sé e al mondo. Poesia e malinconia. Gli scatti dell'autrice

Il tormento di non aderire. Di scomparire sul fondale di un divano, d'essere invisibili agli altri. D'essere parti di un tutto sommamente insensibile. Come un fumo, una sostanza diafana, come un'ombra priva di un soggetto che la proietti. Di rilievo, le fotografie di Martina Hoogland Ivanow, fotografa-artista svedese, che lavora sul concetto di estraneità esistenziale, lungo una linea di malinconia e dolore che percorre l'arte scandinava e che caratterizza anche i giovani fotografi di quell'area geografica, che penseremmo felice, poichè là "tutto funziona". E se la tecnica si fosse sostituita al piano metafisico?

E ora rilassati un attimo. Vedi 10 case stranissime. Nate senza burocrazia. Il breve video

Norma ed eccezione, legge e spontaneità. E' certo il fatto che un controllo esasperato del territorio porta allo spegnimento di ogni creatività costruttiva, a favore di pianificazioni omogenee e soprattutto gestite a livello politico da élite e da professionisti. Solo alcuni professionisti sono autorizzati ad eccedere. E ciò in segno di riconoscimento di potere, da parte di chi lo concede - e pertanto, in questo modo, lo manifesta - e da parte di chi lo riceve che viene cooptato. Meno regole, meno potere centralizzato garantirebbero, nell'ambito di costruzioni di limitate dimensione, la ripresa dell'auto-costruzione

Le donne e gli animali. Gli animali-donna. Eros e incubi della psiche femminile. Andrea Lehmann

La sua poetica è caratterizzata in parte dal sogno di sé come eroina, in grado di placare le forze brute della natura e, dall'altra, delle contraddizioni tra cultura e cervello primitivo dell'umanità, ancora dominato da un violento piano istintuale. Sotto il profilo semantico, possiamo notare la caratterizzazione dei comportamenti pulsionali. Il cavallo-donna è la madre, la cura amorevole, l'affetto, la difesa. L'orso è l'insidia del maschio e della violenza, il gatto è il cucciolo. L'alligatore è molto spesso la comunità, la famiglia, il giudizio degli altri. Addentriamoci in questa foresta di simboli, che l'autrice rende con un registro figurativo post-surrealista, con riprese e citazioni di suggestioni da parte di alcuni autori del passato remoto, quali Goya

Il bacio. E' un'istantanea o una foto in posa? I segreti di Doisneau, il Prévert della luce

Quella che Doisneau ha tramandato ai posteri è l’immagine della Parigi più vera, ormai scomparsa e fissata solo nell’immaginario collettivo; è quella dei bistrot, dei clochard, delle antiche professioni; quella dei mercati di Les Halles, dei caffè esistenzialisti di Saint Germain des Prés, punto d’incontro per intellettuali, artisti, musicisti, attori, poeti, come Jacques Prévert col quale condivise, fino alla sua morte, un’amicizia fraterna e qui presente con uno scatto -Prévert au guéridon- che lo ritrae seduto al tavolino di un bar con il suo fedele cane e l’ancor più fedele sigaretta. L'appuntamento espositivo di Lecco