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Posts published in “Giorno: 3 Luglio 2018

Vedere la capanna di Gauguin. Come funziona un ologramma in una mostra d'arte. Il video

Cosa vediamo, quando viene proiettato un ologramma? L'esempio più vicino alla nostra quotidianità è l'immagine di un paio di occhiali o di una carta o di un qualsiasi oggetto appoggiato al cruscotto dell'auto, quando c'è il sole. Con un effetto strano, noi vedremo quel paio d'occhiali o quella carta proiettati, a causa dell'inclinazione della superficie trasparente eppur riflettente del vetro, sospesi nel vuoto davanti all'auto, quasi sulla strada. Quindi un'immagine fantasmatica che non sembra poggiare a nulla. Con il riflesso e un vetro inclinato era già possibile creare immagini fantasmatiche, che ora sono divenute anche tridimensionali e che vengono proiettate, nel "vuoto" formando una realtà rafforzata e parallela

Risme di carta a modulo continuo. Da qui nascono le divertenti sculture di Felix Semper. Il video

Le sculture di carta estensibili sembrano essere un busto di pietra o di altri materiali. La proposta iniziale viene dalla Cina,  in cui artisti-artigiani, con torni a controllo numerico e immagini tridimensionali, riescono a scolpire qualsiasi immagine su alte risme di carta a modulo continuo. Per intenderci: quei fogli piegati su se stessi che inserivamo nelle vecchie stampanti. Felix Semper è un artista autodidatta che raggiunge notevoli risultati, anche nell'apparato decorativo della scultura di carta

Il figurativo contemporaneo. Le opere di Fulvio Di Piazza, dopo il Pop surrealism

Autore singolare, spesso relegato in qualche genere o àmbito - ultimo dei quali il Pop-surrealism - Di Piazza ha nelle inconfondibili creature fitomorfe, così come nelle catastrofi ambientali e i numerosi auto-ritratti che vengono dissimulati nell’ambiente, la sua cifra espressiva più caratteristica. Con la sua pittura, l’artista siciliano crea un’empatia che tende all’immedesimazione con il mondo naturale e le sue forme organiche

Il restauro con colori reversibili. Piccola stuccatura e il ritocco. Il breve filmato

Rimossa la vernice finale, il restauratore interviene sull'antico dipinto riparando le lesioni che hanno provocato il distacco di colore, attraverso il ritocco. Le eventuali lacune profonde vengono stuccate con una preparazione a base di gesso e colla animale, mentre l'intervento è svolto con colori reversibili, pigmenti a base d'acqua che potrebbero, in futuro essere rimossi o rivisti, poichè la pittura a base d'acqua può essere facilmente eliminata da una tela. Sono, naturalmente, pigmenti di alta qualità che non mutano il colore con il passare del tempo. L'opera viene poi dotata di una nuova vernice finale, che uniformi il film pittorico e che costituisca elemento di protezione. I materiali utilizzati vengono annotati nella scheda dell'opera