L’umile materiale si è prestato a lungo ad una produzione di altissimo profilo, che oggi è poco nota. Anche i più grandi artisti, da Donatello a Bernini, da Michelangelo a Beccafumi, ne riconobbero la praticità e le potenzialità espressive, utilizzandolo per le proprie opere. Il ruolo delle botteghe
[caption id="attachment_36585" align="aligncenter" width="665"] Gianlorenzo Bernini, modello per Suor Maria Raggi, cartapesta dorata. La finitura della scultura con il colore permetteva di mascherare l’anima dimessa della materia sottostante[/caption]
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In un libro di Concetto Nicosia l’inesorabile declino di quello che fu a lungo il luogo privilegiato di conservazione della cultura figurativa e che finì travolto dall’ansia di rinnovamento e dai mutati orizzonti artistici e sociali
Renée Colardelle. archeologa, responsabile degli scavi e degli studi delle sepolture presenti nell'antica chiesa di Grenoble e Paul Tafforeau, scienziato e paleoantropologo all'Esfr, al quale si devono il filmato e queste immagini, hanno aperto virtualmente la scatoletta, ne hanno letto il contenuto, grazie a tecniche molto avanzate, paragonabili a quelle sviluppate da scanner medico potentissimo, grado di produrre immagini ad alta risoluzione 3D della parte interna di un campione, in modo non distruttivo
Anche se i candidi gatti d'angora sono un soggetto molto ricorrente nei suoi dipinti - quanto il suo adorato cane Mucki, che spesso viene ritratto mentre interagisce con i gatti stessi - egli si distinse, in genere, nella realizzazione di dipinti dedicati agli animali. Morì nel 1931, a Budapest, all'età di 59 anni. Tale era stata la fama raggiunta che l'artista di origine tedesca ricevette, in Ungheria, i funerali di Stato e fu sepolto nel cimitero monumentale Kerepesi che ospita le tombe di scrittori, artisti, scienziati, statisti, attori e numerose altre personalità.
Con questa irreverente mascherata, l’autore intendeva infatti svolgere una critica articolata su due livelli: da un lato veniva ridimensionata e volgarizzata la norma dell’Urbinate, rendendone accessibile l’invenzione pittorica sotto le sembianze di una satira; dall’altro, invece, era dileggiato il gusto archeologico dei contemporanei, tanto degli artisti quanto dei collezionisti, che si riversavano nel Belpaese alla forsennata ricerca di souvenir d’epoca.