L'opera di Guttuso nasce sotto un forte punto di vista ideologico ed è di matrice realista. Per Guttuso si tende a parlare di neorealismo - aderì al fronte nuovo delle arti - mentre, in genere, si rifiuta, per i suoi lavori, la definizione di realismo socialista, anche se questa pittura propagandistica sovietica è la matrice estetica, grazie alla quale egli è riconosciuto come pittore del popolo oppresso e vincitore da parte dei vertici del Partito comunista italiano, incapaci di riconosce altre forme d'arte. I soggetti dei quadri alternano grandi movimenti d'uomini e donne, manifestazioni, fucilazioni eventi di natura popolare a nature morte in cui spiccano i peperoni, simbolo della sua Sicilia. Egli osserva molto Courbet, per l'intenso realismo, Millet, per la pittura sociale di matrice contadina, e fa proprie alcune idee di Picasso, riportandolo a una dimensione realistica e al punto d'incontro estetico tra i murales messicani e la pittura di carretti. A livello di situazioni anche Goya è un lontano maestro
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Nel 1889 vinse una borsa di studio per il trasferimento a Parigi, dove rimase fino al 1897. In questa città le sue opere furono apprezzate da personaggi famosi e aristocratici e pubblicate su riviste come La Revue Illustré e Le Monde Illustré. Quando tornò a Praga propose di creare un gigantesco murale della battaglia di Lipany. La sua proposta è stata accettata e dopo alcuni schizzi, iniziò l'opera nei primi mesi del 1898. L'impegnativo lavoro sul murale fu concausa della morte di Marold, che aveva già una salute molto debole