Ora l’intero polittico di Santa Maria della Misericordia starebbe per partire alla volta di San Pietroburgo destinazione Ermitage per una permanenza che da Natale prossimo venturo si protrarrebbe fino a primavera inoltrata. Va da sè che Del Teglia fa il giornalista e pubblica notizie per lavoro non perché si diverte. Abbiamo detto che non chiediamo niente a nessuno. Con un minimo di tempo ci preoccuperemo, tuttavia, di sapere come viaggerà l’opera stante che il clima in inverno a San Pietroburgo non è proprio quello cui il polittico è abituato. Ci preoccuperemo di sapere con esattezza per quanti milioni sarà assicurato. Intanto anticipiamo al Sindaco Cornioli che il Soprintendente milanese ha assicurato il Caravaggio spedito a Parigi, almeno stando alla stampa, per 120 milioni di euro. Ci sembra di ricordare che la Madonna della Misericordia sia stata assicurata per 125.000 euro per la trasferta di Forli e 250.000 euro per la trasferta di Milano (cifre assolutamente risibili e che ci paiono inverosimili si trattasse anche del doppio ed il paragone lo evidenzia senza ombra di dubbio). Crediamo, inoltre, che il Caravaggio sia stato ampiamente sottostimato ed è per questo che il poter decidere in autonomia ci pare cosa ammantata da una vena di sottile follia
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Una mostra - allestita alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione a Mamiano di Traversetolo presso Parma - che riunisce oltre 80 opere del Maestro e degli altri grandi protagonisti della Pop Art americana; per evidenziare sia la sua originalità che la sua appartenenza a uno specifico clima, sono presenti infatti, a confronto con quelle di Lichtenstein, anche opere iconiche di Andy Warhol, Mel Ramos, Allan D’Arcangelo, Tom Wesselmann, James Rosenquist e Robert Indiana. Un appuntamento unico nel suo genere, reso possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Magnani-Rocca con celebri musei internazionali e prestigiose gallerie e collezioni private
La maggior parte delle opere antiche descritte dagli antichi storici romani risultano perdute. Con il fine di recuperarle visivamente,alcuni artisti del Rinascimento, tra i quali Botticelli, applicarono l'ekfrasis, cioè la traduzione delle parole in immagini. Quelle antiche descrizioni permisero di riavvicinarsi ai capolavori perduti, a dipinti fantasma, facendoli rinascere. Nell'articolo, in pdf, un viaggio nella ricostruzione delle opere dei titani dell'antichità, recuperate dai grandi del Rinascimento