La mostra digitale dell'Atelier des Lumières di Parigi - dal 22 febbraio al 31 dicembre - offre la panoramica di un viaggio unico all'interno nei dipinti di Vincent van Gogh (1853-1890).
Posts published in Marzo 2019
La stanza segreta era da sempre ritenuta collocata al di sotto del pozzo medievale (visibile sotto l'altare maggiore), fino alla scoperta, intorno alla fine degli anni'70 del secolo scorso, dell'ipogeo romano accessibile tramite una botola posta in una primitiva cappella, oggi sagrestia. Il sepolcro in marmo rosso dell'antico romano
L'artista, Premio finalisti Nocivelli 2018: "La ricerca del mio lavoro si basa principalmente su riflessioni riguardo al mondo e sul mio qui ed ora. La scrittura fa da padrone nella mia ricerca artistica poiché è la maniera più naturale che mi ha sempre accompagnato nella mia espressione personale".
La prima rappresentazione pittorica di una racchetta cordata è in questo ritratto del futuro Carlo IX all’età di due anni, risalente al 1552. L’opera sembra anticipare le propensioni del sovrano, che da adulto sarebbe diventato un incallito praticante di paume, l’odierno tennis. Nel 1572, quando gli fu comunicata la notizia dell’inizio della strage di san Bartolomeo, egli era appunto impegnato al Louvre nella sua attività preferita. Le cronache ci dicono che reagì urlando: “Sempre nuovi fastidi!” e scagliando lontano l’inseparabile racchetta
Gianni Clerici racconta ai lettori di Stile cinque secoli di contiguità fra il “re dei giochi” e le arti figurative. Dal mitologico Giacinto effigiato dall’allievo di Merisi con al fianco un’anacronistica racchetta: dolore, confessione, ricordo?
La storia di Susanna e i Vecchioni, narrata nel libro biblico di Daniele, si misura con il tema della calunnia e del premio che il Signore dà a chi persevera nel Bene, nonostante le accuse e i falsi giudizi lo mettano gravemente alla prova. La vicenda è pure esaltazione della purezza matrimoniale, della fedeltà e della castità e, al tempo stesso, intende sradicare maldicenza e calunnie, diffuse nelle società di ogni tempo. Susanna abitava in Babilonia ed era la bellissima e casta moglie del fortunato Ioakin. Era nel suo giardino e stava curando il proprio corpo quando due vecchi, giunti furtivamente nel parco...
L'artista, insignita del Premio finalisti Nocivelli 2018: "Il luogo diventa lo spazio ancestrale e utopico ereditato da una funzione mnemonica in cui si indaga sul tempo e sulla conservazione. Viviamo, abitiamo, ci frammentiamo - in più parti- tra artificio e realtà, cemento e natura, confusione e certezze, alla ricerca di un equilibrio spaziale che non disperda mai il nostro background biologico".
Nato nel 1908 a Pieve Porto Morone, in provincia di Pavia, Grignani si avvicina presto all’ambito artistico. Già alla fine degli anni venti inizia a dedicarsi alla sperimentazione innovativa, anche grazie all’uso della macchina fotografica. A metà del secolo scorso, Grignani scopre le possibilità linguistiche della fotografia, spingendosi nel territorio dell’astrazione, apparentemente estraneo a quella disciplina. Antologica con 300 opere a Chiasso
Simbolo della fragilità, della caducità delle ambizioni umane, della vita stessa, fin dal Cinquecento, le bolle di sapone hanno affascinato generazioni di artisti per quei giochi di colore che si muovono sulle superfici saponose, per la loro lucentezza, per la loro leggerezza. Ma non è stato solo un sogno inutile, di gioia infranta. Sulle bolle abbiamo costruito un mondo di trasparenze, abbiamo iniziato a fare i primi esperimenti del volo. Abbiamo visto la realtà apparente deformata da un'utopia realizzabile