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Posts published in Maggio 2019

Il teschio degli Ambasciatori. Perchè quel quadro? Com'era collocato?

Nel dipinto di Hans Holbein intitolato “Gli ambasciatori” (1533). Il disco fortemente scorciato che appare obliquamente, in sospensione sul pavimento, è, come ben sappiamo, la raffigurazione di un teschio... Ma come era collocato il quadro e quale funzione poteva avere nella sala del castello in cui era stato sistemato?

Lucia Russo. L'inafferrabilità della visione quando si passa in un punto tra il qui e l'oltre

"Attraverso il paesaggio di un lago questo lavoro è una riflessione sull’inafferrabilità della visione. - dice la giovane artista - Un gioco di contaminazioni e riflessi che anela l’eterna ricerca dell’essenza delle cose, riguardando la superficie attraverso la frammentazione dei riferimenti. Il riflesso mi richiama a un’evidenza che è scrigno inviolabile di quello che so. Realizzato per mezzo della fotografia istantanea questo lavoro fa parte di un progetto intitolato In Tra Mezzo".

La pittura e il mito d'Europa, fanciulla rapita dal toro. Dall'erotismo alla politica delle immagini

Il mitico viaggio di Europa, la giovane rapita da Giove e condotta alle terre dell'ovest, risale ai greci, ma viene fortemente usato in chiave politica o erotica da parte degli artisti, a partire dal rinascimento.. Dalle antiche pitture vascolari a Klee, Ernst e Picasso, passando per Raffaello e Tiziano: una fortuna iconografica che non ha conosciuto pause

Quattro coronati, i santi dipinti che proteggono la massoneria

Da Nanni di Cambio a Jacopo Ligozzi le figure degli scalpellini che furono sacrificati in quanto cristiani.I Quattro Santi Coronati appaiono misteriosamente tanto in affreschi, quanto in sculture e dipinti, fino a giungere al complesso serbatoio iconografico della massoneria, dalla quale sono stati indicati – in virtù di una consonanza “corporativa” – quali protettori celesti. In alcuni dipinti sono raffigurati come un gruppo di artefici (scalpellini, carpentieri e muratori) che viene annientato dalla violenza dei pagani soldati imperiali a causa dell’adesione al Cristianesimo. In altre realizzazioni artistiche vengono rappresentati nelle stesse pose dei Padri della Chiesa

Chi è davvero il misterioso Banksy? Dove portano le tracce della sua identità. Un video lo inchioda?

Banksy, grandissimo artista di street art, ha sempre nascosto la propria identità. Ma testimonianze dei suoi esordi, quando non si firmava con uno pseudonimo e non evitava di apparire in filmini più o meno amatoriali, confermerebbero la completa sovrapposizione tra Banksy stesso e il musicista e writer britannico, di origine italiana, Robert Del Naja, noto anche con il nome di 3D (Bristol, 21 gennaio 1965). Un video girato quando l'artista era molto giovane, costituisce un altro non trascurabile indizio della coincidenza d'identità, desumibile non solo dalle vite parallele dei due personaggi, ma dallo stile pittorico convergente. Non secondario un altro elemento; il filmato che vediamo qui, in fondo alla pagina, è stato postato dal canale youtube StreetArtGlobe, che è, com'è evidente, molto vicino all'ambiente dei writers

La pernice e il pavone – Il significato nella pittura antica

“Come una pernice che cova uova da lei non deposte è chi accumula ricchezze, ma senza giustizia. A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle e alla fine diverrà uno stolto”. Così scrive Gerolamo, Padre della Chiesa, avvalorando la connotazione negativa attribuita alla pernice, emblema del guadagno illecito

Tutto sulla Madonna dei Fusi di Leonardo. Originale perduto? E' tra repliche e copie?

Purtroppo l’originale di Leonardo è andato perduto e conosciamo l’opera solo attraverso le numerose repliche dei suoi allievi cosicché più che della “Madonna dei Fusi” potremmo dire che presentiamo oggi tutta una serie di “Madonne dei Confusi”. Anche se potrebbe essere successo che Leonardo abbia supervisionato l’opera di qualche allievo e o possa anche essere intervenuto direttamente nella realizzazione/correzione di un qualche particolare la produzione della sua bottega è di qualità manifestamente inferiore e certo non può essere paragonata con quella del maestro. Le copie possono solo rendere una vaga idea di quel che il maestro poteva aver realizzato.

Paolo e Francesca, come cambia nella pittura e nel tempo la concezione di amore e tradimento

Dante dovette condannarli all'Inferno perchè Paolo aveva violato il comandamento che imponeva di non desiderare la donna d'altri. E lei, consenziente, era sua cognata, la moglie del fratello. Nonostante il grave, tremendo peccato, pagato da entrambi con la morte, Dante prova un moto di commozione per questi due amanti. L'amore può vincere su tutto o esiste un limite? Abbiamo percorso la storia della pittura, analizzando l'iconografia di Paolo e Francesca. E' nell'Ottocento maturo che assistiamo a un notevole stacco anti-moralista. Vincit omnia amor. E prima. Aprire il link di Stile arte