Soffia ovunque un vento variabile con vari rinforzi su tutti i soggetti di Elisabetta Spighi (1965), pittrice forlivese di grande vitalità che travalica i consueti schemi delle convenzioni artistiche di stampo accademico, enfatizzando da un lato le peculiarità di un’indefinita vita campestre, dall’altro un aspetto magico del genus loci, con un genere simbolico e fiabesco, spesso disinibito, caratterizzato da un insolito realismo magico dall’effetto straniante