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30 litri al secondo di acqua termale a 40 gradi entrano nella vasca dei tesori etrusco-romani


La portata d’acqua benefica è notevole, nel Santuario etrusco-romano di San Casciano dei Bagni – in provincia di Siena – recentemente scoperto dagli archeologi, che non solo hanno portato alla luce la splendida statua ma un deposito votivo di migliaia di monete e di una ventina di splendide statue.

Nei momenti di massima portata anche le idrovore faticano a limitare la generosità della natura e l’intera vasca viene sommersa. Nessun problema naturalmente. Foto @ Il Santuario ritrovato

“L’acqua termale che alimenta la vasca sacra del Santuario Ritrovato – dico gli archeologi de Il Santuario ritrovato – sgorga dalla vicina sorgente del Bagno Grande a 30 litri al secondo. Con i suoi 39/40°C costituisce la sorgente più calda, nonché quella con maggiore portata, all’interno del circuito delle 42 sorgenti che costellano il territorio di San Casciano dei Bagni.
Lavoriamo ogni giorno per gestire questa enorme quantità di acqua, ma capita che a volte, nonostante il potente sistema di idrovore, sia lei ad avere la meglio”.

Archeologa recupera un reperto dal fondo del santuario termale. Foto @ Il Santuario ritrovato

Un santuario legato all’acqua termale, che in questa zona, sgorga a una temperatura di poco superiore a quella del corpo umano. E, attorno alla vasca principale, statue, tempietti, padiglioni di cura dei nostri antenati etrusco-romani.

Lo scorso anno, gli archeologi portarono alla luce, recuperandole dal fondo fangoso, anche 20 statue di bronzo in perfetto stato di conservazione, ex voto e altri oggetti, ma anche cinquemila monete in oro, argento e bronzo. Sono queste le eccezionali scoperte restituite dalla campagna di scavo al santuario etrusco-romano connesso all’antica vasca sacra della sorgente termo-minerale del Bagno Grande.