5 cose da sapere sull’Espressionismo italiano in pittura (e una mostra da vedere)

L’Espressionismo italiano, spesso considerato marginale rispetto ai grandi movimenti europei, sta vivendo una nuova stagione di riscoperta critica e museale. Dal 10 settembre 2025, l’Ex Chiesa di San Marco – Spazio ARCA di Vercelli ospita una mostra-evento che mette finalmente al centro questo capitolo fondamentale della storia dell’arte italiana. Ecco tutto quello che c’è da sapere, più i dettagli del nuovo appuntamento espositivo.


1. Cos’è l’Espressionismo italiano?

Renato Guttuso Ritratto di Mimise , 1938 Olio su cartoncino intelato, 70.6×50 cm Courtesy Collezione Giuseppe Iannaccone © Renato Guttuso, by SIAE 2025

L’Espressionismo, in pittura, è la corrente che esalta l’emozione, la soggettività e la visione personale dell’artista. In Italia questo movimento prende forma tra gli anni Venti e Quaranta, rielaborando la lezione delle avanguardie in modo autonomo: la carica drammatica si traduce spesso in una lirica intimità, con colori intensi e figure talvolta deformate, ma sempre riconoscibili, sospese tra realismo e visione.


2. Gli artisti più rappresentativi

Tra i protagonisti assoluti troviamo Renato Guttuso, portavoce di un realismo emotivo e sociale; Renato Birolli e Emilio Vedova, fautori di una pittura gestuale energica; Lucio Fontana e Fausto Pirandello, esploratori dell’inquietudine moderna; Aligi Sassu, Filippo De Pisis, Angelo Del Bon. Questi artisti si sono sottratti alle retoriche ufficiali scegliendo, spesso con coraggio, di raccontare la vita vera, le fragilità e le tensioni dell’uomo.


3. Un fenomeno di resistenza culturale

L’Espressionismo italiano è stato soprattutto un atto di resistenza e di indipendenza espressiva. In un’epoca segnata da forti pressioni ideologiche e culturali, molti espressionisti hanno preferito indagare temi come la solitudine, la marginalità e la tensione esistenziale, invece che aderire ai modelli celebrativi imposti. Le loro opere raccontano città malinconiche, figure ai margini, nature morte inquietanti e una quotidianità fatta di contrasti e sensibilità profonde.


4. Curiosità e aspetti poco noti

  • Non esiste un manifesto ufficiale dell’Espressionismo italiano: la corrente si diffonde in modo spontaneo, da Torino a Roma, senza una scuola compatta né proclami programmatici.
  • Molte opere fondamentali sono rimaste a lungo custodite in collezioni private e solo negli ultimi decenni sono state riscoperte e rivalutate dalla critica e dal pubblico.
  • La Collezione Giuseppe Iannaccone, una delle più rilevanti in Italia, ha svolto un ruolo chiave nel preservare questo patrimonio artistico.

5. L’eredità contemporanea

Negli anni più recenti, studiosi e collezionisti hanno restituito dignità e protagonismo a questa pagina della pittura italiana, sottolineando come l’Espressionismo sia stato ponte tra tradizione figurativa e nuove avanguardie. Il suo potenziale di dialogo con i linguaggi contemporanei si rinnova proprio nelle grandi rassegne espositive che ne celebrano il valore e la modernità.


Tutti i dettagli sulla mostra di Vercelli:

“Guttuso, De Pisis, Fontana… L’Espressionismo Italiano”

Lucio Fontana Nudo in piedi , 1939 Scultura – gesso dipinto e cera, 58×18,5×17 cm Courtesy Collezione Giuseppe Iannaccone © Fondazione Lucio Fontana, Milano, by SIAE 2025

Dal 10 settembre 2025, l’Ex Chiesa di San Marco – Spazio ARCA di Vercelli presenta un evento imperdibile: la mostra “Guttuso, De Pisis, Fontana… L’Espressionismo Italiano”. Per la prima volta viene riunito un nucleo unico di opere realizzate tra il 1920 e il 1945 e appartenenti alla sezione storica della Collezione Giuseppe Iannaccone (tanti lavori inediti per il pubblico).

Tra i protagonisti in mostra:

  • Renato Birolli
  • Renato Guttuso
  • Lucio Fontana
  • Fausto Pirandello
  • Aligi Sassu
  • Emilio Vedova
  • Filippo De Pisis
  • Angelo Del Bon
    e molti altri.

Tra i capolavori esposti:

  • “Nudo in piedi” (1939) di Fontana
  • “Composizione (Siesta Rustica)” (1924-1926) di Pirandello
  • “Il Caffeuccio Veneziano” (1942) di Vedova
  • “I poeti” (1935) di Birolli
  • “Lo schermidore” (1934) di Del Bon
  • “Ritratto di Antonino Santangelo” (1942) e “Ritratto di Mimise” (1938) di Guttuso

Tutte le opere provengono dalla prestigiosa Collezione Iannaccone: una raccolta romantica, creata in oltre 30 anni, che si focalizza sull’intensità del colore, la visionarietà, la soggettività e l’espressione pura dei sentimenti e delle emozioni.

La mostra, curata da Daniele Fenaroli, è organizzata dal Comune di Vercelli e dalla Fondazione Giuseppe Iannaccone, in collaborazione con Arthemisia e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, della Provincia di Vercelli e di ASM.

Una rassegna che guarda anche al presente

Ogni anno la rassegna metterà in dialogo diretto l’Espressionismo storico con la creatività contemporanea: per questa prima edizione protagonista è il giovane artista Norberto Spina (classe 1995), che espone lavori inediti, site-specific e un’opera dalla Royal Academy di Londra. Spina basa la sua poetica sulla sovrapposizione di memoria collettiva e personale, rielaborando immagini storiche e d’archivio in frammenti visivi suggestivi.

Uno spazio simbolo della città

Spazio ARCA è ricavato dalla navata centrale dell’ex Chiesa di San Marco di Vercelli. Dal 2007 è luogo di mostre nazionali e internazionali, dialogo tra storia e modernità, punto di riferimento culturale e artistico della città.

La Fondazione Giuseppe Iannaccone

Nata nel 2023 dal lavoro trentennale di una delle più appassionate collezioni private italiane, la Fondazione si dedica alla promozione dell’arte, con una particolare attenzione ai giovani e all’impatto sociale della creatività.



Scheda della mostra

Titolo:
Guttuso, De Pisis, Fontana… L’Espressionismo Italiano

Date:
Dal 10 settembre 2025

Luogo:
Ex Chiesa di San Marco – Spazio ARCA
Piazza San Marco, Vercelli

Artisti in mostra:
Renato Guttuso, Renato Birolli, Lucio Fontana, Fausto Pirandello, Aligi Sassu, Emilio Vedova, Filippo De Pisis, Angelo Del Bon e altri

Opere:
Nucleo selezionato di dipinti e opere su carta realizzati tra il 1920 e il 1945, provenienti dalla Collezione Giuseppe Iannaccone, molte delle quali mai esposte prima.

A cura di:
Daniele Fenaroli

Promotori e organizzatori:
Comune di Vercelli, Fondazione Giuseppe Iannaccone, Arthemisia
Con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Provincia di Vercelli, ASM


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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa