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Alessandro Giannandrea, tutti quei sogni sospesi che rivelano la struttura della realtà




Stile Arte intervista Alessandro Giannandrea, tra i vincitori del Premio Nocivelli 2015. Il dipinto dell’artista è al terzo posto nella sezione pittura
Alessandro Giannandrea_Untitled-A_14
Iniziamo con una breve scheda
Dicasi:” l’arte non ha età” diciamo che sono piuttosto in là con gli anni. Il Premio Nocivelli
a differenza degli anni precedenti, dove la maggioranza dei premiati è stata di età media e
alta, quest’anno vede partecipanti fortunatamente giovanissimi ed io l’unico ‘anta’. Un po’
m’imbarazza ma mettersi in gioco vuol dire trovarsi anche in queste situazioni. Ed è proprio
il gioco, unito ad un frenetico disegno senza mai essere cancellato, ad essere il movente
delle mie ispirazioni che sono nient’altro che costruzioni di spazi o mondi mentali Astratti.
Un gioco tra una matrice Surrealista (Breton insegna: non si deve pensare ma essere liberi
da ogni condizionamento esterno e lasciarsi trasportare dalla danza che, mente, mano e
mezzo, iniziano quando incontrano un foglio) e un insieme formale Astratto.
Nell’ambito dell’arte, della filosofia, della politica, del cinema o della letteratura chi e quali opere hanno successivamente inciso, in modo più intenso, sulla sua produzione? Perché?
Alessandro Giannandrea
Sono assetato di contaminazioni di ogni tipo dalle quali prelevo di volta in volta quello che
più mi disseta e senza negarmi alle nuove tecnologie . Ci sono però alcuni riferimenti
comuni, il cosiddetto legante: la fantasia astratta di Paul Klee, l’immediatezza giocosa di
Mirò e l’atmosfera onirica di Borges il tutto accompagnato da cascate di musica astratta che
io individuo in alcuni compositori contemporanei come Ornette Coleman, Miles Davis,
Keith Jarrett e molti altri ancora. Fellini mi appassiona tuttora ma anche Greenaway e quel
filone cinematografico tra l’onirico e l’assurdo come l’ultimo di Garrone: Il Racconto dei
Racconti.
Può analizzare nei temi e nei contenuti l’opera da lei realizzata e presentata al Premio Nocivelli, illustrando le modalità operative che hanno portato alla realizzazione?
Alessandro Giannandrea_Untitled-A_14
Untitled A/14. Prima di parlarne vorrei precisare una mia caratteristica personale come
artista. Non appartengo agli artisti che scoperto un filone lo ripropongono all’infinito.
Vado per cicli, esaurita la vena creativa di uno ne inizio un’altro anche completamente
diverso. L’opera in questione appartiene al ciclo dei: “Color of Black Bic & White”. Questa
in particolare è nata dall’impatto che ho avuto nel vedere un’opera di un pittore simbolista
siciliano di cui non ricordo il nome ma che ho trovato immensamente bella per
l’atmosfera creata. Ho tentato di creare la stessa atmosfera ma inserendola nel mio mondo.
Un mondo fatto di miriadi di elementi che animano uno spazio evocativo di una realtà
Contemporanea che, seppur bella, intensa e stimolante, è ormai alla deriva incapace
di ricostruire la sua vera natura. La scelta del nero intenso Bic, le luci ovattate con sfumature
morbide, il colore appena accennato come se stesse per scomparire alimentano e aumentano
questa sensazione o per meglio dire: emozione visiva. La tecnica è mista ma sperimentale,
per come gli elementi materici interagiscono. Nella prossima collettiva presenterò un nuovo
ciclo intitolato “Fiabe senza Storia”, racconti visivi che durano il tempo di guardarli
come le storie dei migranti che si muovono con le loro storie e che durano il tempo che noi impieghiamo ad accorgercene :……. come le farfalle.
Alessandro Giannandrea
Studio: via Carnevali 78 milano
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www.alessandrogiannandrea.com