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Allagamenti e macchinari pesanti cancellano 1500 metri di strada romana. “Aveva resistito bene al passaggio di 2000 anni di storia”


Allagamenti e macchinari pesanti cancellano 1500metri di strada romana. Fu costruita tra il 79 e l’80 durante l’impero di Vespasiano e di suo figlio Tito per scopi commerciali e restaurata ai tempi di Massimino il Tracio e suo figlio Máximo.

“Aveva resistito bene al passaggio di 2000 anni di storia. Ma ha ceduto in pochi giorni al potere distruttivo di macchinari pesanti e moto-livellatrici. Quasi 1.500 metri della strada romana situata a Castrocalbón (León) sono stati completamente rasi al suolo e non c’è più traccia di quell’eredità romana di duemila anni”. L’annuncio viene da Hispania Nostra, l’associazione che si occupa della tutela dei beni paesistici, architettonici e culturali spagnoli.

“A lanciare l’allarme è stato l’ingegnere Isaac Moreno, uno dei massimi esperti di strade romane in Spagna, attraverso il suo canale YouTube, che conta quasi 90.000 iscritti. – prosegue Hispania Nostra – Nella settimana dal 13 al 19 marzo 2023 è stato perpetrato l’attacco, effettuato dallo stesso Comune di Castrocalbón, come spiegato da Moreno ed è stato riportato da numerosi media regionali e nazionali”.

Castrocalbón è un comune spagnolo di 1.363 abitanti situato nella comunità autonoma di Castiglia e León. Dalla frazione Calzada de la Valdería passa parte del percorso 17 dell’Itinerario Antonino, la strada romana che collegava le città di Asturica Augusta (Astorga) con Bracara Augusta (Braga). L’itinerario è peraltro segnalato da cartelli turistici e da pannelli. Un errore?

Durante l’impero romano, accanto alla strada sorsero edifici e attività che furono poi abbandonati probabilmente per ragioni di sicurezza nel corso della caduta dell’impero romano. Le vecchie immagini mostrano accumuli di materiali antichi che potevano essere oggetto di scavo archeologico.

Questa strada romana fu costruita tra il 79 e l’80 durante l’impero di Vespasiano e di suo figlio Tito per scopi commerciali e restaurata ai tempi di Massimino il Tracio e suo figlio Máximo. “Lungo l’intero percorso – affermano gli spagnoli – è conservato il maggior numero di pietre miliari di tutta tutta Europa”.

Il sindaco si è difeso dicendo che sono state semplicemente eliminate le buche e che l’intervento rientrava in un intervento consortile e che nessuna autorità aveva fatto opposizione al progetto.

Il problema sarebbe invece costituito dall’allargamento della rotabile, che ha interessato la parte storica del tracciato. Bisognerà capire se i materiali antichi sono stati semplicemente coperti da nuova terra o se il materiale di fondo sia stato rimosso.

Pertanto, alla luce della presunta violazione contemplata nella legge sui beni culturali di Castilla y León, il Consiglio ha aperto un fascicolo amministrativo per i due comuni coinvolti .

Nel rapporto della Guardia Civil si afferma che è prevista l’apertura di un procedimento penale.