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All’esterno dell’area archeologica siciliana con i metal detector. Quattro persone denunciate, sequestrate monete antiche


Quattro persone che, di notte, utilizzando metal detector stavano rastrellando una zona circostante all’area archeologica di Kamarina, in Sicilia, sono state bloccate e denunciate dai carabinieri di Santa Croce e Ragusa Ibla dopo che aveva saccheggiato alcuni reperti scavando abusivamente nell‘area archeologica di Kamarina.

I carabinieri, durante un giro di perlustrazione, avevano notato un paio di veicoli parcheggiati nei pressi del sito archeologico del VI secolo a.C.. Data l’ora tarda si sono insospettiti e, dopo avere raggiunto l’area degli scavi, hanno notato quattro uomini intenti a scavare e scandagliare il terreno con dei metal detector. E li hanno attesi verso le auto. Gli uomini si sono immediatamente difesi dicendo che erano all’esterno del parco archeologico, ma i militari hanno risposto che la zona – anche quella esterna . è vincolata, sotto il profilo archeologico. Quindi non è possibile scavare. I militari si sono fatti consegnare ciò che era stato recuperato quella notte; monete antiche e qualche piccolo pezzo di metallo. Le monete potrebbero essere quelle che erano in corso nella città siciliana della Magna Grecia. Anche i metal detector sono stati posti sotto sequestro. I quattro indagati, residenti tra le province di Catania e Ragusa e di cui due con precedenti per ricettazione e altri scavi archeologici clandestini, sono stati denunciati. Nei prossimi giorni verranno eseguite ulteriori perizie sulla refurtiva in collaborazione con il Museo di Kamarina e la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Ragusa per una datazione ed una stima del valore dei reperti recuperati.
Nei giorni scorsi una disavventura del genere era toccata a un turista francese che, con metaldetector, perlustrava la spiaggia di Populonia, in Toscana. Evidentemente riteneva che la spiaggia non fosse protetta da divieto di ricerca. Anche lui è stato denunciato.