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Allo Spazio Oberdan di Milano "Longaretti. Mito e metafora"




[box type=”note” ]LONGARETTI . Mito e metafora
Milano, Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2)
5 dicembre 2014 – 18 gennaio 2015
Orari
dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.30 ; sabato e domenica dalle 14.00 alle 19.30 – chiuso il lunedì
il 25 e 26 dicembre dalle 15.00 alla 19.30
il 31 dicembre dalle 10.00 alle 15.30 e il 1° gennaio 2015 dalle 15.00 alle 19.30
Ingresso libero
Informazioni
Provincia di Milano/Spazio Oberdan, tel. 02 7740.6302/6381;
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[googlemap src=”https://maps.google.it/maps?q=Milano,+Spazio+Oberdan+(viale+Vittorio+Veneto+2)&fb=1&gl=it&cid=7484496421803523309&t=m&z=16&iwloc=A” width=”200″ height=”300″ align=”alignright” ]Dal 5 dicembre 2014 al 18 gennaio 2015, lo Spazio Oberdan di Milano accoglie l’antologica di Trento Longaretti (Treviglio, BG, 1916), dal titolo LONGARETTI mito e metafora.
Per iniziativa della Provincia di Milano e dell’Archivio Longaretti, in collaborazione con la Galleria B&B Arte di Canneto sull’Oglio (MN), l’esposizione ripercorre attraverso 70 opere quasi un secolo di pittura (1936-2014) di uno dei maestri dell’arte italiana del secondo Novecento.
Il percorso espositivo, ordinato da Carlo Pirovano, si sviluppa attraverso cinque motivi tematici – maternità, dall’infanzia alla vecchiaia, la condizione dell’uomo, derelitti e fuggiaschi, miracoli della natura – che, pur essendo costantemente presenti nell’intero arco della sua attività artistica, trovano espressione particolarmente ampia e intensa in periodi pittorici ben databili.

Trento Longaretti, Dramma di una madre, olio su tela, 60x50 cm, 1976
Trento Longaretti, Dramma di una madre, olio su tela, 60×50 cm, 1976

Come afferma Carlo Pirovano “Gli spunti figurativi evidenziati da questa selezione estremamente rarefatta tra le molteplici suggestioni del mondo fantastico longarettiano possono essere la maternità nelle sue svariate sfaccettature, dalla tenerezza trasognata alla tragedia im
Trento Longaretti, Donna su fondo rosso, olio su tela, 70x50 cm, 1959
Trento Longaretti, Donna su fondo rosso, olio su tela, 70×50 cm, 1959

prevista; il traslato fantastico della vita come gioco musicale- infanzia vecchiaia (bimbi-vegliardi) per infaticati ritmi errabondi; il flagello biblico dello sradicamento spazio-temporale di turbe in fuga con il relativo annichilimento dell’identità di popolo; o infine la riflessione pensosa sui miracoli della natura come dono: un fiore forse o un tramonto folgorante o semplicemente il flusso della luce”.
All’interno dell’ampio arco cronologico della sua evoluzione espressiva, la mostra delinea un percorso formale articolato, ma coerente, da Corrente, quando incontra e frequenta Guttuso, Morlotti, Birolli, Sassu, Vedova e altri protagonisti di quella esperienza di evoluzione anche sociale, agli anni del dopoguerra, per giungere alla maturità, nell’esperienza di fecondo insegnamento all’Accademia Carrara di Bergamo e più innanzi all’approdo dell’utilizzo di colori accesi con soluzioni sempre più fantastiche e meno naturalistiche degli anni Settanta/ottanta, fino a giungere alla sua produzione più recente e inedita.
Accompagna la rassegna un catalogo edito dalla Galleria B&B Arte.