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Arte e Dna. Così l’uomo ha colorato gli animali


Gli studi genetici di un ricercatore svedese smentiscono le teorie fino ad oggi avanzate. Disegni e cromie  che distinguono il mantello della fauna domestica sono frutto della selezione operata nei millenni dagli esseri umani 
[L’]uomo ha esercitato la funzione di pittore sul mantello degli animali domestici che hanno così un vello o una livrea con disegni e colori diversi da quelli dei selvatici. Precedentemente alla scoperta del gene-chiave Mc1r si pensava che gli animali, una volta addomesticati, dessero libero sfogo al loro colore prevalente in quanto non dovevano più mimetizzarsi per sfuggire ai predatori. Tutto ciò è stato smentito dal ricercatore svedese Leif Andersson, dell’Università di Uppsala.

Andersson ha dimostrato che la prima causa del fenomeno in questione è una selezione intenzionale operata dall’uomo. E’ stato identificato, appunto, il gene chiave che controlla la variazione di colore del mantello degli animali.
Lo studio, dal punto di vista pratico, ha messo a confronto i maiali domestici e i cinghiali. Sono state individuate varie mutazioni presenti nel Dna delle due specie di suini. Nei progenitori selvatici dei maiali, le mutazioni non portano al cambiamento della cromia del mantello: il tipico colore nero-bruno dei cinghiali così rimane per l’adattamento dell’animale al mimetismo. Nella specie domestica, le mutazioni del gene sono conseguenza dei caratteri nuovi provocati dall’attiva azione dell’uomo con la selezione.
Nello studio viene evidenziato che diecimila anni fa, quando i nostri progenitori intrapresero l’allevamento, era più semplice tenere d’occhio il bestiame dotato di un mantello chiazzato o dai colori vividi. L’uomo quindi, attratto da quegli elementi cromatici già evidenti in natura, li ha rinvigoriti, incoraggiando la diffusione.

Piero di Cosimo, Incendio nella foresta, particolare
Piero di Cosimo, Incendio nella foresta, particolare

Il cambiamento del colore dei mantelli, confrontato ai lunghi tempi della natura, è stato sorprendentemente rapido. Un’evoluzione biologica legata in modo stretto all’evoluzione culturale umana e alla trasformazione dell’uomo in un pittore, attento anche ai valori cromatici degli animali selezionati ed allevati. (ebc)