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Rodin e Camilla Claudel, travolgente storia d’eros, d’arte, d’amore e follia




A Nogent-sur-Seine (Aube), dove Camille crebbe e il padre svolgeva mansioni direttive nella pubblica amministrazione notarile – era responsabile delle ipoteche- dal 26 marzo 2017 è aperto un museo che raccoglie i lavori della scultrice. Esso conserva ed espone il maggior numero delle opere di Camille (43 sculture) alla quali vengono affiancati, per comparazione e studi, 165 lavori firmati da altri 44 artisti che operarono nel mondo della scultura agli inizi del Novecento. In questa città, quando la futura artista era ancora adolescente incontrò lo scultore De Nogent e, soprattutto il suo insegnante, Alfred Boucher che le avrebbe fato conoscere Rodin, della quale sarebbe stata allieva, compagna di lavoro, musa, amante, in una storia bellissima finita male.


camille claudel foto

di Giovanna Galli

Camille Claudel (1864-1943), sorella maggiore del poeta Paul, diviene allieva di Auguste Rodin (1840-1917)  nel 1883. Sarà poi sua modella e amante per più di dieci anni – e poserà tanto per ritratto quanto per disegni erotici molto osé  – in un periodo particolarmente felice, in cui i due scultori si influenzano a vicenda. Una mostra allestita tempo fa a Palazzo Magnani di Reggio Emilia ha documentato l’intero arco della sua attività. In quella circostanza abbiamo rivolto alcune domande in merito al curatore dell’evento, Sandro Parmiggiani.

Rodin “narra” l’evolversi del suo amore verso la Claudel in numerosi disegni che sono allocati presso il Musée Rodin a Parigi: tali disegni hanno un rilevante contenuto erotico, così come alcuni lavori della stessa Camille che si rifanno a un Kāma Sūtra che fu rivisto e rielaborato da Kalidasa .

Camille Claudel sintetizza tutto questo insieme di sentimenti nel bronzo “La Valse” del 1891, ovvero un valzer in cui la passione amorosa traspare senza indugio alcuno e che Camille eseguì dopo una fugace avventura con Claude Debussy. Scopo di tale breve rapporto amoroso con Claude Debussy fu di ingelosire Rodin in modo che lasciasse Rose Beuret, cosa che Rodin non fece e l’anno dopo, nel 1892, Rodin chiuse in modo definitivo il rapporto con Camille.

la valse

x_14Questa mostra ripercorre tutte le fasi dell’avventura artistica di Camille Claudel, testimoniandone la sensibilità acutissima e l’assoluta modernità del linguaggio espressivo delle sue sculture. Dunque non solo allieva talentuosa del grande maestro?
Di Camille Claudel, stando al catalogo generale della sua opera, si conoscono una settantina di sculture: la sua attività creativa non si è infatti protratta a lungo, essendo iniziata intorno al 1880 per concludersi precocemente intorno al 1905. Di lei, poi, si conosce una serie di disegni: una quindicina in tutto. Nella nostra mostra riusciamo a proporre una vasta selezione di questi lavori, circa cinquanta sculture abbinate a cinque-sei disegni. Pensiamo dunque di riuscire a offrire una visione d’insieme piuttosto completa della sua personalità artistica.

camille posa per Rodin

rodin foto

acquerello

Inoltre proponete anche un nucleo di sculture e acquerelli di Rodin, offrendo significativi spunti di confronto…
Infatti, accanto alle opere di Camille proponiamo un gruppo di 14 sculture di Rodin, per un accostamento evidentemente teso da una lato a sottolineare la distanza stilistica tra i due in alcune fasi del loro lavoro e dall’altro invece a dimostrarne le esplicite affinità, a riprova di un manifesto rapporto di influenza reciproca. E poi ci sono i famosi disegni erotici del maestro, in totale 37 tra acquerelli e grafiche. Ma l’esposizione propone anche un’ottantina di opere fotografiche in bianco e nero, realizzate da due autori reggiani, Vasco Ascolani e Bruno Cattani, i quali ne ricevettero due o tre anni fa la commissione da parte del Museo Rodin. Questi scatti mostrano dettagli particolareggiati delle sculture del museo, offrendo anche insoliti punti di vista e mettendo dunque in risalto alcune peculiarità delle opere, che spesso possono sfuggire all’occhio del visitatore.

Ripercorriamo insieme i momenti più significativi della vicenda umana e artistica di Camille. Comincia a modellare le sue prime figure in terracotta giovanissima…
Già nella seconda metà degli anni Settanta si appassiona alla scultura. Prima di recarsi a Parigi, nel 1881, frequenta lo studio dello scultore Boucher, che è il suo primo maestro. In questo periodo si cimenta nelle prime prove. I due hanno una differenza d’età di 24 anni.

camille claudel

Camille Claudel, Il busto di Rodin
Camille Claudel, Il busto di Rodin

Nel 1881 dunque si trasferisce nella capitale francese, e qui avviene il fatale incontro con Rodin. Quando e come i due si conobbero?
I due si incontrarono quando nel 1883 Boucher si trasferì in Italia e il suo posto fu preso da Rodin. A partire da quel momento Camille prende lezioni da lui insieme ad alcune compagne di studio. L’anno successivo, a vent’anni, fa il suo ingresso nell’atelier di Rodin come modella e anche come collega. Non si sa con esattezza in quale preciso momento il loro rapporto divenne più intimo. Negli anni a seguire i due lavorarono e viaggiarono molto insieme, finché nel 1888 aprirono uno studio in comune: da questo momento Camille Claudel inizia a mettere a punto il suo stile personale, acquisendo quelle caratteristiche di slancio e passionalità che lo rendono assolutamente inconfondibile.

August Rodin, Maschera di Camille
August Rodin, Maschera di Camille

Sempre nel 1888 Camille conosce Claude Debussy. Che tipo di relazione si instaurò tra loro?
Penso che il loro si possa definire un “rapporto mancato”. In effetti vi sono molte prove del reciproco interesse fra i due, tra cui anche una lettera autografa del grande compositore. Fu senza dubbio un legame importante, che ebbe molte ripercussioni sia dal punto di vista umano che culturale. La loro frequentazione si protrasse per circa due anni, tra l’88 e l’89, ma evidentemente non vi furono risvolti particolari; nel frattempo infatti Camille continua a portare avanti il suo legame con Rodin.

camille claude abito

1883
La famiglia Claudel. Camille è al centro del gruppo

Legame che però si fa piuttosto tormentato.
Infatti, negli anni Novanta la relazione diviene molto burrascosa. Si giunge a una prima rottura, a cui segue una rappacificazione, che è però di breve durata: nel 1898 i due si lasciano definitivamente. Dal 1906 Camille si ritira nel suo atelier di Quai Bourbon, dove distrugge numerose opere e dove iniziano a manifestarsi i segni di quel disagio mentale che nel 1913, poco tempo dopo la morte del padre, la porteranno in un istituto per malati mentali, dove resterà fino alla morte, avvenuta nel 1943.

E’ vero che l’opera di Camille si fece più personale dopo la rottura con Rodin?
Francamente ritengo di no. Come ho già detto, sin dai primi anni in cui i due lavorarono insieme, lei dimostrò di avere una personalità artistica già definita. Piuttosto è vero che dalla vicinanza nacque una reciproca rete di influenze e suggestioni, come documentiamo in mostra.

Quali sono a suo avviso le opere più significative che propone il percorso espositivo?
Ci sono due grandi capolavori, come “L’età matura”, dove Camille Claudel traspone l’immagine del suo dolore per la perdita di Rodin nella giovane donna, con le braccia protese in direzione dell’uomo che si allontana volgendole le spalle, senza girarsi indietro, avviluppato da una figura femminile rappresentante la morte, e “L’implorante”, racconto di un abbandono, di estrema forza drammatica. Poi “Il valzer”, un’opera davvero eccezionale; e ancora la bellissima “Il sogno davanti al camino”. Ma concluderei dicendo che tutti i pezzi selezionati sono davvero preziosi per comprendere il temperamento e il genio di questa grande protagonista della scultura europea dell’Otto-Novecento.

L'età matura
L’età matura

 

 

 

la valse
Il Valzer

camille claudel foto