L’ultima opera esposta è NERO, opera in cui buio e luce ci inducono a riflettere sui momenti di maggior disperazione e di totale sconforto; in tali frangenti si può trovare dentro di sé quella forza, quell’energia, quel “rosso” per risalire alla vita! La mostra è pensata come viaggio nell’amore, ma anche nella vita, con l’arte come piccolo lume per raggiungere la luce interiore
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È molto raro scoprire oggetti in legno nei siti archeologici, ma poiché questo sito si trova sulle rive del fiume Fleet, sono stati conservati nel fango umido. Oltre al letto funerario romano, abbiamo trovato alcuni interessanti oggetti in legno risalenti alla vita successiva del sito
Da quello che risulta dell'immagine del verso, è visibile un secondo toro sormontato da altre lune dalle corna taurine. Oltre a pensare a un possibile "stemma parlato" - che ricostruisse, attraverso il geroglifico dell'immagine, il suono di un cognome si può ipotizzare a un'immagine beneaugurante legata alla costellazione del toro.
Chi nascose questi soldi li suddivise nel contenitore. Era una forma arcaica di contabilità? Le buste diverse servivano per suddividere i guadagni di diverse attività? Erano uniti per cifre omogenee? La risposta potrà essere data nel corso dello studio numismatico delle monete stesse.
Una studiosa si imbatte in pozzetti scavati nella roccia, in un'area non lontana da un fonte e da tumuli funerari. L'analisi dell'area e le possibili funzioni di queste cavità e coppelle
Gli archeologi hanno isolato la tomba e prelevato l'intero blocco del terreno in cui il guerriero fu sepolto per procedere a un accurato e scavo chirurgico in laboratorio
L'immagine punzonata sulla parte concava è quella di un cavallo sinuoso, completata da pallini distribuiti sia sopra che sotto il cavallo stesso. Una figurazione che potrebbe rinviare a un re mitico, a una divinità e, al tempo stesso, a una costellazione
La Valle dei Mulini, situata nei Monti Lattari nel comune di Gragnano, è stata il centro di attività molitorie per circa seicento anni. Questa valle, attraversata dal torrente Vernotico, ha ospitato numerosi mulini che, tra il 1266 e il 1272, furono autorizzati a costruirsi per aumentare la produzione di farina. Questi mulini, sfruttando le acque del Vernotico alimentato dalle sorgenti della Forma, hanno giocato un ruolo cruciale nella produzione di farina e, in minor misura, di pasta
Una fossa conteneva numerosi mattoni stampati e dotati di sigillo militare, prodotti tra il 98-101 d.C., destinati ad essere utilizzati per costruire pilastri per il riscaldamento a pavimento. I pilastrini erano chiamati suspensurae. derivato da suspendĕre "sospendere". Infatti numerosi pilastrini creavano la base per un pavimento "galleggiante" nella cui intercapedine veniva fatta circolare, per riscaldare case o terme, l'aria calda e il fumo provenienti dal praefurnium, un grosso focolare che si trovava in un punto interrato dell'edificio