Il mosaico decorava un ambiente funerario. Poi, a causa di modifiche successive della struttura, il mosaico fu suddiviso. Da un lato la parte figurativa, dall'altra una semplice composizione astratta. Copiosi i materiali portati alla luce, tra i quali lapidi - una delle quali scoperta nelle ore scorse, recante l'epigrafe di un sepolcro in cui furono collocati i resti di una donna e del figlio - ed elementi decorativi
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"Il Forcello di Bagnolo San Vito in provincia di Mantova è il principale abitato dell’area di espansione etrusca a nord del Po nel VI e V secolo a.C. - spiegano gli archeologo dell'Università di Milano - Fondato intorno al 540 a.C., venne abbandonato all’incirca nel 380 a.C., in concomitanza con le invasioni galliche dell’Italia settentrionale e la fondazione di Mantova. Del sito non conosciamo il nome antico e per questo ora viene identificato con l’attuale toponimo della campagna a sud-est di Mantova. Sorgeva su un piccolo dosso di forma allungata che si affacciava su un lago formato dalle acque del Mincio e prosciugatosi nel XVII secolo"
L’area del civico 39 si trova non troppo distante dal luogo in cui nei primi giorni del 2023 è stata rinvenuta una statua di Ercole a grandezza naturale. L’area archeologica Via Appia 39 ha diverse particolarità: “In quel sito le fasi antiche sono rimaste integre, cioè com’erano in epoca romana”, spiega la professoressa Dubbini, “in questo senso diciamo che somiglia ad una piccola Pompei”.
Uno dei luoghi con il maggior numero di palmenti in Italia ed in Europa è Ferruzzano, un piccolo paese nella provincia di Reggio Calabria, che conserva circa 160 di queste vasche risalenti a diverse epoche. Questi palmenti presentano incisioni di epoca ellenica, romana e bizantina sulle pareti delle vasche stesse
La tomba a camera in pietra calcarea scoperta presenta un dromos, un lungo corridoio con otto gradini che conduce all'ingresso della tomba. Si stima che questa tomba risalga al 3° secolo d.C., rendendola un'antica struttura di circa 1700 anni. Gli esperti sospettano che potesse appartenere a un individuo di grande importanza e alla sua famiglia.
L'importanza di questo tempio risiede nella sua connessione con le pratiche religiose pagane dell'epoca. Le figure d'oro ritrovate nelle sue vicinanze suggeriscono che potrebbero essere state collocate come offerte votive, in un gesto di sacrificio o atto religioso o per proteggere l'edificio prima della sua costruzione
La madre voleva che fosse ricreato il volto del figlio amato perchè lui continuasse a guardarla e a colloquiare mutamente con lei. E lei, la mamma, avrebbe portato quell'anello con sé per l'eternità. Le fu, infatti, trovato al dito, durante gli scavi in cui furono portate alla luce le loro due tombe
Manufatti in bronzo e porcellane importati dalla Grecia, oltre a resti di costruzione supportati da monumenti in legno risalenti al V secolo a.C., ornamenti d'oro con orecchini a testa di leone, un occhio sacro realizzato in materiale prezioso, un ciondolo e vasi di marmo utilizzati per conservare profumi e cosmetici, Oltre ad una selezione di piatti d'argento usati in riti religiosi e funerali e una brocca a forma di anatra, in bronzo
In conclusione, il sistema di ospitalità lungo le strade romane era una rete ben organizzata che serviva a garantire un viaggio agevole e sicuro per coloro che attraversavano l'Impero. Le mansiones erano riservate ai viaggiatori ufficiali, mentre le cauponae erano disponibili per il viaggiatore comune, e le tabernae offrivano un'opzione di ospitalità di livello superiore. Le mutationes erano stazioni di servizio vitali per veicoli e animali, garantendo che l'Impero romano rimanesse collegato e funzionante attraverso la sua vasta rete stradale.