I resti del corpo sono stati portati in laboratorio dove saranno analizzati non solo per comprendere quale sia il sesso della persona sepolta, ma per raccogliere tutte le informazioni su cosa abbia fatto durante la sua breve vita, di quali malattie abbia sofferto e quale sia stata - se ciò risultasse possibile - la causa della morte
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E' stato accertato che si tratta di una collina totalmente artificiale, realizzata in epoca pre-romana, probabilmente tra 3500 e 3000 anni fa, durante l'età del Bronzo
L'oggetto presenta una coda di volatile o di pesce. Nell'immaginario collettivo dei romani il membro era assimilabile a un volatile palustre che si alzasse in volo. In molte zone italiane il sostantivo "uccello" o "pesce" identifica ancora la parte anatomica della virilità
I rivelatori sono stati posizionati a circa 18 metri di profondità rispetto al livello stradale, a 2 metri di distanza tra loro, in una antica cantina, utilizzata nel XIX secolo per conservare alimenti. Gli strumenti hanno raccolto dati per circa un mese, catturando circa 10 milioni di muoni, grazie a cui è stato possibile ricostruire una visione stereoscopica degli strati sovrastanti, definendo la posizione tridimensionale di una nuova camera funeraria
Gli scavi sono iniziati da pochi giorni e già riservano sorprese, a Vindolanda, il forte romano in terra britannica, non distante del Vallo di Adriano, grande struttura difensiva realizzata dall'"italico ingegno" durante la conquista della grande isola. 5000 calzature trovate fino ad ora. Anche scarpe "griffate"
Lo scavo dell'area proseguirà in autunno. Probabilmente non ci sono più tesori d'argento da trovare, ma durante le indagini di questa primavera, è stato stabilito che entrambi i tesori d'argento erano originariamente sepolti all'interno o molto vicino ad edifici, poi scomparsi.
A breve potranno iniziare scavi e verifiche, anche a livello della canaletta che corre a metà della stanza. Una ricerca sarà condotta pure a livello dei muri che, originariamente, dovevano essere anch'essi coperti da lastre di marmo
Il sito coprirebbe un periodo compreso tra il I e il III secolo d. C. La necropoli sorgeva all'esterno di una struttura religiosa, "forse un Pantheon all'aperto" dicono gli archeologi
"Le 50 tombe ad inumazione che abbiamo trovato e studiato - dicono gli archeologi dell'Inrap - sono datate al II secolo. La loro densità è piuttosto elevata e sono state osservate molte sovrapposizioni. Nessuna incinerazione è stata rilevata sebbene sia un periodo dell'antichità in cui inumazione e incinerazione coesistono. Gli individui qui sepolti sono maschi e femmine adulti ma anche bambini e ragazzi, come ci si potrebbe aspettare in una grande necropoli".
L'indagine geofisica aiuterà a comprendere e proteggere meglio il Vallo Antonino. Fino a 41 fortezze possono aver fiancheggiato il muro quando è stato costruito. Questa scoperta segna il decimo forte conosciuto e dimostra che c'è ancora molto da scoprire su questa importante struttura romana e sulle sue funzioni anche dopo secoli di indagini.