Le dimensioni filiformi del giovinetto non hanno ancora trovato spiegazioni concordi, anche se l'idea che la scultura rappresentasse fosse l'ombra lunga della sera che introduce agli spazi notturni della morte può trovare ancora credito. Un confronto tra l'opera etrusca del III secolo a.C. e le opere di Giacometti, che guardò affascinato alla forza mitica del reperto archeologico
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Sabato 10 ottobre alle 10,30 nell'aula Stabat Mater della Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna, organizzata dall'Associazione BiblioBologna, si terrà una conferenza di e su Morgantina: l'importante sito archeologico nel cuore della Sicilia, e di tutta la sua storia fatta di rinvenimenti e purtroppo anche di scavi clandestini, furti e trafugamenti di reperti dai luoghi delle scoperte con viaggi di chilometri e miglia che portarono inestimabili opere e manufatti artistici dell'Antichità greco-siciliana oltralpe e oltreoceano. Da quei luoghi lontani, finiti in musei come il Getty di Malibù o il Metropolitan di New York, sono stati recentemente restituiti
Il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo ha previsto lo stanziamento urgente e straordinario di 300 mila euro per un primo intervento urgente di messa in sicurezza del sito, somma che sarà messa immediatamente a disposizione della Soprintendenza per i beni archeologica della Calabria.
L'operazione resa possibile dagli studi e dalla collaborazione tra Italia e Germania. Al Museo di Karlsruh era conservata la testa del dio solare, mentre alla Terme di Caracalla il resto dell'opera, realizzata nel II secolo dopo Cristo in marmo della Lunigiana e andata in frantumi durante la Seconda guerra mondiale, a causa di una bomba.
Il Foro sorge proprio alle fondamenta della Pinacoteca milanese, nell’area urbana attualmente compresa tra piazza Pio XI, piazza San Sepolcro e via della Zecca, che ospitava la platea forensis, la sede dei principali edifici pubblici: la Curia (luogo di riunione del Senato locale), la Basilica (in cui era amministrata la giustizia), il Capitolium (il tempio dedicato alla “Triade Capitolina”: Giove, Giunone e Minerva), le tabernae (negozi, botteghe artigiane, luoghi di ristorazione).
Attraverso un’analisi necessariamente interdisciplinare, si sta stabilendo una relazione tra condizioni di vita, malattie e terapie specifiche delle comunità a cui si riferiscono i campioni antropologici provenienti da sei sepolcreti romani di epoca imperiale, di notevole rilevanza scientifica, portati alla luce durante
i lavori di archeologia preventiva condotti dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma. Leggi qui gratis il catalogo della mostra, prodotta al termne della ricerca
La vita della colonia greca sulle coste del Mar Ionio, ricordata dalle fonti per essere stata fondata da Klete, la nutrice di Pentesilea, regina delle Amazzoni, viene raccontata attraverso la storia di un quartiere abitativo (San Marco nord-est), che ebbe una vita molto lunga e densa di trasformazioni (dall’VIII secolo a.C. all’epoca romana imperiale) e il cui svolgimento si può seguire grazie ai reperti esposti nella mostra a Firenze
La scultura, che rappresenta lo Zeus sotterraneo, era al museo Getty. La ricollocazione negli spazi espositivi di Aidone, presso Morgantina, permetterà di ricreare l'atmosfera magico-religiosa della cultura della Magna Grecia accanto alla dea Persefone e al tesoro
A Hierapolis il team di archeologi italiani guidato dal prof. Francesco d’Andria ha rinvenuto altre due sculture marmoree nel sito del Plutonium, presso le antiche terme della plurimillenaria città frigia. I reperti confermano: qui si apriva l'uscio degli inferi
La missione archeologica italiana a Hierapolis, in Turchia, porta alla luce il marmo ellenistico che rappresenta la dea della bellezza. L'opera, finemente lavorata, presenta due fori ai lobi. La statua, evidentemente, era colorata e dotata di pendenti come una donna vera. Filmato e scheda