Il Museo Nazionale Romano apre le porte dei propri depositi e svela alcuni straordinari reperti, rendendo accessibile un patrimonio culturale inaspettato. Attraverso Depositi (ri)scoperti si avvia infatti il progetto di valorizzazione, costituito da un ciclo di brevi esposizioni, che permetterà di far conoscere al pubblico una grandissima quantità di opere solitamente custodite all’interno dei depositi: migliaia sono i reperti conservati in questo “museo nel museo”, quali sculture, mosaici, affreschi, oggetti in terracotta, in vetro e in bronzo. Reperti rinvenuti nel corso di più di un secolo di vita del Museo Nazionale Romano che raccontano non solo l’antichità di Roma, ma anche la storia della sua trasformazione e dei suoi scavi, dall’istituzione di Roma Capitale ad oggi
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La costruzione, alla quale si accedeva da una strada ad essa riservata e che portava a un colonnato, all'interno, mostra interventi policromi. Il pavimento fu realizzato in malta colorata e piastrelle disposte a scacchiera
Un meraviglioso puteale in corso di restauro a Pompei nella Casa del doppio impluvio. A cosa serviva
Il puteale classico è in pietra o marmo presentava spesso decorazioni a bassorilievo, con historiae romane e greche. In alcuni casi presentava scanalature che facevano pendant con le colonne. Con il tempo vennero anche utilizzati come elementi di arredo architettonico
Gli oggetti risalgono all'età del Bronzo e costituivano uno status symbol. Sono stati rinvenuti nei pressi del litorale, in un'urna ad incinerazione. Sono stati sottoposti a restauro. Nell'area rinvenute 30 deposizioni funerarie
La Delizia di Belfiore fu distrutta da un incendio nel 1632. Si iniziano a trovare fondazioni e reperti nell'area che, un tempo, fu residenza monumentale dei Signori ferraresi, nota per aver ospitato il celebre studiolo di Leonello d'Este
Sponsianus, questo il suo nome. Fu forse un ribelle? O un comandante militare che cercò di salvare la Dacia dall'isolamento mortale, tra ribellioni ed epidemie, in cui la provincia versava? Tutta la storia degli aurei "parlanti"
Nel momento in cui scriviamo, le offerte sono ferme a 101 euro. Il pezzo risale a un periodo compreso tra il I e il III secolo dopo Cristo e proviene dai Paesi Bassi, area di forte presenza degli italici legionari
Al termine di questa fase il sito sarà un punto di attrazione turistica con possibilità di visite dall’esterno. Capolona potrà così far emergere e sorprendere con la sua storia nata sulle sue colline, un valore sconosciuto fino a poco tempo fa. Si indaga la struttura per valutarne una possibile radice longobarda
Il ritrovamento è avvenuto ad Aquilea. La grande struttura fu costruita (o completata) per volontà di Costantino nel corso dei primi decenni del IV secolo d.C. Gli edififici furono oggetto di spoliazione durante il tardo Medioevo
Per quanto riguarda le parti portate alla luce nella necropoli, il Dr. Ayman Ashmawi, capo del settore archeologico egiziano presso il Consiglio Supremo di Archeologia, ha spiegato che l'edificio in cui sono state trovate le mummie con la lingua d'oro ha uno stile architettonico unico