Anthony Howe (nato nel 1954 a Salt Lake City, Utah) è uno scultore cinetico americano che crea sculture ispirate dal vento che ricordano creature pulsanti e aliene e vortici. Egli utilizza la progettazione assistita da computer, modellando i componenti metallici con una taglierina al plasma e completando il suo lavoro con le tecniche tradizionali di lavorazione dei metalli
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Il colore, vittima inevitabile della forza di gravità, crea disegni e decorazioni uniche. Guarda il video
L'artista fu particolarmente amato dalla critica e dai collezionisti per l’intensa creatività e per l’apertura di una via italiana alla pop art. Insieme a Franco Angeli e Tano Festa rappresentò un punto fondamentale dell'arte contemporanea italiana ed europea. Qui gratis duecento stime, valutazioni e risultati d'asta di Mario Schiano, marchi pubblicitari, paesaggi anemici, monocromi, tele computerizzate, palme, bicilette.
Come disse Richard Long a Stile arte in una intervista relativa alla Land Art: “Il mio lavoro ruota per intero attorno ai concetti di movimento, di tempo, di transitorietà e di permanenza della materia: ruota, insomma, attorno alla realtà del nostro mondo terreno. Inoltre, io adoro camminare. Mi affascina pure l’eccitazione intellettuale che deriva dagli sforzi di portare il tempo e la distanza (lo spazio, quindi) dentro l’arte attraverso il medium del camminare, consentendomi di espandere le dimensioni, le modalità ed i luoghi del fare scultura.”
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Il titolo Doppio spazio vuole sottolineare l'attitudine di Paolo Masi di far convivere lo spazio dell'arte e quello della vita, il gesto del singolo con le esigenze della collettività, la libertà dalle regole con le regole della libertà. In questa prospettiva, emergono tre aspetti fondamentali e costanti del suo lavoro: l’indagine della vibrazione del colore in dialogo con la storia della pittura e con l'aderenza alla propria attualità, la libertà combinatoria tra linee, superfici e relazione colore-materiali, e infine la dialettica con lo spazio pubblico
Gli specchi di Baj. “Certamente” scriveva nel lontano 1960 il poeta e critico d’arte francese André Pieyre de Mandiargues “si sarebbe già dovuto pensare a meglio utilizzare lo specchio tra gli innumerevoli materiali impiegati nell’arte moderna, tanto più che gli antichi specchi di Venezia avevano già mostrato, dietro le loro figurine incise, profondità pallide e insondabili. Spettava quindi a un italiano di constatarne e utilizzarne la scoperta.
Racconta: "Esistono solo due tipi di storie: dalla vita alla morte e dalla morte al mondo dei vivi. Dopo che mia sorella è morta, ho sentito di essere intrappolata in un limbo, nell'aldilà, che apparteneva a qualcun altro. Non l'ho solo persa, mi sono persa. La serie Of Loss and Lightness narra una storia di navigazione attraverso il dolore. Usando il mio corpo e gli abiti della mia defunta sorella, esamino la relazione tra ricordi e materiali. Gli oggetti possono contenere emozioni? E si può accedere a queste emozioni racchiuse intervenendo sulla loro materialità?"
Mostre che si susseguono in Italia e nel mondo. Warhol è l'icona pittorica del secondo Novecento, come Picasso aveva dominato la prima metà del secolo. Il record dell'artista è stato stabilito da "Silver Car Crash" che rappresenta un'auto distrutta in un incidente, osservata da più punti di vista, aggiudicata a un collezionista d'arte contemporanea, da Sotheby's New York
L’opera distrutta fa parte di una serie di 16 vasi antichissimi, di oltre 2.000 anni fa, risalenti alla dinastia Ming, poi dipinti dall'artista cinese Ai Weiwei, che è spesso intervenuto su antichi manufatti, ridipingendoli liberamente o vergando marchi, come quello della Coca Cola.