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Posts published in “Arte contemporanea”

Vittorio Messina

Dalle opere realizzate da Vittorio Messina promana un senso di incertezza, precarietà, semplicità enigmatica che sembra riaffermare l’estetica del dubbio quale condizione non negoziabile della nostra esistenza.

Alberto Burri: fiamma, cellophan e dita. Nel filmato come modellava le sue opere

Burri raramente ricorreva all’uso della pittura e del pennello, prediligendo la lavorazione della superficie per mezzo di cuciture, combustioni e lacerazioni, per citare alcune delle sue tecniche. Ciò che si può affermare è che egli utilizza materiale di scarto o lavorazioni di tipo edilizio e artigianale per produrre opere d'arte. E veniamo al filmato che lo vede alle prese con la fiamma e il cellophan che egli modella, una volta fuso, con le dita. Questi lavori risalgono soprattutto agli anni Cinquanta. Nel 1954 realizza piccole combustioni su carta. Continua a utilizzare il fuoco anche negli anni successivi, realizzando Legni (1956), Plastiche (1957) e Ferri (1958 circa).

Nicola Fornoni – Corpocontrocorpo, l'accettazione dell'altro con il linguaggio dell'amore

Ho pensato molto a questa situazione vivendola in prima persona ed è stata come catapultarsi all'interno di se stessi. L'artista: "Guardare all'interno del corpo e della mente. Le pulsioni sessuali, erotiche (l'Es) non possono essere sotterrate, ogni corpo, ha bisogno di uno sfogo, di trovare l'altra parte della mela. Ho performato con una ragazza a Ferrara, nel giardino della casa di Ludovico Ariosto

Enrico Benetta –

La mia pittura, sembrerà strano, ma è nata dall’amore a prima vista che ho nutrito nei confronti del carattere tipografico Bodoni, che è diventato immediatamente una specie di impronta digitale per me. Il primo approccio alla tela, che è divenuto la mia cifra identificativa, avviene dunque con la riproduzione di questo “alfabeto”, sul quale intervengo poi in un tempo successivo con la sovrapposizione di segni più liberi e istintivi, una scrittura calligrafica, che sembra un ricamo, più ariosa e leggera

L’arte per sognare citta’ nuove

Come immaginare i grandi centri urbani, dopo la tragedia delle Torri gemelle? Si intuisce il bisogno di riqualificarne lo spazio antropologico, di ripensarli non solo come luogo di attraversamenti ma come laboratori d’invenzione e simulazioni della realtà, come collage di culture e segmentazioni - Agli artisti il compito di modellare città non razionali, non cartesiane, né organiche o naturali, che riconsegnino allo sguardo una dimensione evocante miti e ricordi, per l'epifania di un mondo che rifletta i nostri desideri