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Posts published in “Brescia Bergamo 2023”

I quadri e i disegni dei pittori bresciani conservati al Louvre

In quella “grande enciclopedia” che è il museo parigino la pittura bresciana è ben rappresentata. Esposti un Montagna e un Romanino. Ma i depositi nascondono altre sorprese, che Stile ha percorso minuziosamente. Ecco tavole e disegni di Moretto, Muziano, Gambara. Già nel 1530 Francesco I acquistava un Savoldo per la sua collezione

Il cognome di Tintoretto? “E’ Comin, non Robusti ed era di origine bresciana”

Robusti sarebbe stato solo un soprannome, dato alla famiglia per essersi distinti il padre di Jacopo, Giovan Battista, e il fratello Antonio nella “robusta” difesa delle porte di Padova contro le truppe imperiali nel 1509. Del resto, anche “Tintoretto” era un soprannome, derivato dal mestiere di Giovan Battista, il quale faceva appunto il tintore e sarebbe stato originario di Brescia o della provincia e non di Lucca, come si è sostenuto per lungo tempo

Brescia. Amanzia Guerillot, rapida ascesa nella pittura e nel cuore di Angelo Inganni

Allieva, poi amante e moglie di Angelo Inganni, Amanzia Guerillot è una discreta artista che utilizza i modelli Biedermeier, sviluppandoli in chiave tutta femminile. Il Biedermeier è uno stile nato nei paesi di lingua tedesca. dopo il periodo della Restaurazione, caratterizzato da una valorizzazione degli spazi della casa, dall’amore per la piccola decorazione e per la semplicità agreste e dal rifiuto dei grandi temi che avevano acceso politicamente e filosoficamente i decenni precedenti

Francesco Filippini e Monet, dalla Francia il pittore bresciano importò nuova pittura

In Laguna veneta, s’avverte una risposta proprio a quei quadri che il nostro autore deve aver visto durante il soggiorno del 1897. I neri ferrigni, i fumi sporchi, l’aura lutulenta che troviamo in Monet nel dipinto In ponte d'Europa. stazione Saint Lazare si riverberano magistralmente, come un contrappunto giocato tra grandi maestri, nell’opera del lombardo