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Posts published in “Ceramiche e porcellane”

Gli archeologi continuano a trovare antichi vasi romani trapanati. Perché quei buchi. A cosa servivano i contenitori. Le risposte

Osserviamo i cocci, trovati durante gli scavi in corso. Non si tratta di oggetti frantumati dopo la libagione o il pranzo funerario - che spesso si trovano nei pressi delle tombe - ma di ceramiche, non correlate a siti rituali, che presentano forellini. In alcuni casi i fori sono stati realizzati quando il vaso era già stato cotto, come dimostrano i lati della cavità stessa, che presentano microlesioni, sulla superficie, causate dalla trapanazione avvenuta a secco con l'asportazione della patina originale

Blu Zaffera, Montelupo fiorentino rilancia la propria tecnica di decoro ceramico rinascimentale. Il colore della sera

La Zaffera, una tecnica di decoro che risale al primo ‘400 di un punto di blu quasi nero, trae origine dalla stilizzazione della foglia di quercia, e rappresenta il primo vero passaggio verso la policromia e l’innovazione della ceramica a Montelupo

I musulmani attaccarono i crociati con “bombe a mano”. Trovato materiale infiammabile nei vasi a pigna

Uno studio recentissimo rende conto dei contenuti degli oggetti simili a grosse trottole. Sigillati da resine, alcuni di questi contenitori presentano una miscela che non è polvere da sparo. Un'evoluzione del "fuoco greco"?

La ceramica bianca nell’arte contemporanea italiana. Trenta artisti connazionali e un intero padiglione in Cina

Il titolo "In bianco" non è soltanto un facile richiamo alla purezza e all’essenzialità cromatica della porcellana, ma sottintende un approccio mentale che questo prezioso materiale, sempre più amato dagli artisti e ricercato nei circuiti delle gallerie, dei musei, del collezionismo, dell’arte pubblica, ancora oggi suggerisce: un candore che appartiene alla pagina ancora da scrivere, alla tavola da imbandire, alla parete da allestire con arredi e opere d'arte, a una distesa innevata su cui ancora non si è posata un'impronta

Nello scavo scoperti i depositi dei vasai merovingi del V secolo. Recuperati centinaia di chili di ceramica

Le forme classiche del servizio da osteria dominano largamente il repertorio delle produzioni, ovvero pentole, brocche, ciotole carenate e mortai. Oltre a questi canoni classici, esistono anche diverse forme ricorrenti come tazze, lampade, bottiglie o coperchi. Da segnalare la presenza di alcuni pezzi eccezionali come una brocca con doppio manico o vasi in miniatura, che evocano prove o ordini specifici

Le antiche palafitte del laco Lucone restituiscono resti umani e vasi di “design” dell’Età del Bronzo

Conclusa la campagna di scavo 2021 coordinata dal Museo archeologico della Valsabbia. Copioso materiale ceramico sull'antico fondo del lago sul quale vennero piantati i pali per il villaggio. I reperti risalgono al 2034 A.C

Il Settecento. Le elegantissime e sorprendenti porcellane dei duchi di Parma tornano alla reggia di Colorno

È un lavoro condotto negli Archivi, quello che ha consentito di individuare le sedi dove i tesori parmensi sono stati “collocati”, riportandoli a casa sia pure per il solo tempo della mostra. Queste opere raffinate e di qualità altissima evidenziano come il gusto alla corte dei duchi di Parma si fosse plasmato in pieno accordo con i modelli francesi sviluppati nel Settecento, quando ricchezza decorativa e desiderio di ostentazione accompagnavano l’allestimento delle tavole del vecchio continente.