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Posts published in “Gli animali nell’arte”

Christian Schloe, voi donne tenete le vostre farfalle sul viso. Le opere, il video

Compresa nel proprio sogno; rinchiusa nella propria anima che non le permette di osservare le lacerazioni del mondo, la bella dama con farfalle pone un interrogativo allo spettatore, di fronte al proprio mistero. E la risposta al quesito non è lontana da quanto abbiamo indicato poco sopra. Opere aperte, comunque, quelle di Christian Schloe, un artista austriaco che lavora con il computer unendo, fotografia, illustrazione e pittura, con una netta propensione magrittiana, dedicata, in particolare, al mondo femminile.. Molto popolare in rete, Schole è autore di opere digitali visionarie. Ogni suo lavoro sembra contenere un appello alle donne affinchè non smettano di essere tali. Contro una cultura che proclama la bellezza della diversità e chiede l'omologazione

Nuovo design giapponese. Splendidi mobili per il gatto. Il video

Il recupero di un grande amore per gli animali, porta spesso a simpatici eccessi, che divertono molto gli amici donne-uomini degli animali stessi. Le bestiole ci riempiono di affetto e ci riportano a un luogo di pace tutto infantile, nel quale possiamo recuperare le energie che ci sono state sottratte dal rapporti interpersonali improntati alla conflittualità. Qualcosa certo c'è da fare per mutare gli orizzonti malati della quotidianità. Qualche valore di condivisione e di umana fraternità deve tornare a creare la fluidità che funziona prima sotto il profilo del sentimento condiviso del tempo e che si trasfonde poi all'economia virtuosa. divertiamoci, intanto, con cani e gatti. E facciamo un sorriso per i nuovi super-arredamenti di design per micetti, che giungono dal Giappone

Guernica di Picasso. Prima stesura? Nel 1446. Le matrici del capolavoro. L’urlo

Abbiamo analizzato struttura e lessico figurativo della grande opera di Picasso. Da ciò emerge con chiarezza che il capolavoro-denuncia pone le proprie radici nel Trionfo della Morte affrescato da un anonimo a Palermo a metà del XV secolo. Ecco come l’artista novecentesco recupera e rilancia creativamente l’antica matrice

Dosso Dossi – Circe e il cane dagli occhi troppo umani

La verifica sulla Melissa di Dosso Dossi attraverso l’Orlando furioso consente di porre in evidenza i momenti dello scioglimento dell’incantesimo che ha trasformato i guerrieri in pietre e animali. L’artista ripensò la scena coprendo una figura maschile che le radiografie riportano alla luce. Ecco l’identità
del personaggio. Magie e allegorie fra la tela e l’Ariosto

Gabrielle e Boldini, giochi erotici e sensualità svelati dai quadri

Gabrielle de Rasty, l’amante-modella bruna che avrebbe mostrato se stessa senzaf in nel profondo della propria carne, durante le operazioni di toilette, e che si sarebbe fatta cosi ritrarre, da Boldini, in un movimento di massima spudoratezza, appare anche in altri dipinti all'apparenza più castigati, ma densi di sensualità.

Cani nell'arte: Pisanello li usa per raccontare sentimenti e scena. Meraviglioso

Le intenzioni del cacciatore, inizialmente ostile nei confronti del grande ungulato, sono palesate da un cane che, ai piedi del cavallo, digrigna i denti al cospetto del cervo. Ma accanto a sé ha un altro elemento della muta che lo osserva con una dolcezza interrogativa, quasi che lo avvertisse che quella non è una preda, ma una presenza sovrannaturale. I cani rappresentano i pensieri di Eustachio. La sorpresa di trovarsi di fronte una preda splendida che vorrebbe catturare e la scoperta che il cervo porta la Croce di Cristo. La parte razionale dell'anima convince quella irrazionale a contenere la pulsione, in virtù di un disegno più alto. I sentimenti di Sant'Eustachio, affinchè siano resi nel loro divenire, quanto lo sviluppo narrativo, sono affidati a queste bestiole, preziose anche nella pittura

Come sarebbe Arcimboldo oggi? Ecco le opere di Igor Morski. Il poetico video

Igor Morski è un pittore polacco, illustratore e graphic designer il cui lavoro muove da una matrice surrealista di stampo magrittiano che si confronta, al contempo, con i più lontani esempi di pensieri pittorici neo-platonici; in effetti si può già parlare di su-realtà per Arcimboldo - il tutto che rivela, nella giustapposizione l'Uno da cui è presieduto - e con i lavori perduti di Leonardo che si ritiene possa aver posto le basi anche a questa tecnica espressiva. L'illustratore polacco passa da cavità di silhouette eloquenti - più vicine a Magritte - a vere e proprie architetture-collage formate da foglie o farfalle che delineano perfettamente un volto neo-arcomboldesco. Quello della Natura.
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