Per quanto scarsamente utilizzata nell'arte antica, la coccinella è un simbolo positivo molto presente nella cultura contemporanea, dopo aver vissuto una stagione leggendaria fortunata tra i bambini delle altri epoche. E' certamente, ancor più della farfalla, l'animaletto più pop del mondo. Il Rosso-ferrari della livrea, le allegre decorazioni a pois, la semplice forma emisferica, il musetto di "semplice" produzione, la sua attinenza visiva con la Coca Cola, lo rendono assolutamente un oggetto molto raffigurato nella cultura popolare e industriale del Novecento. Esso significa, gioia, pulizia, correttezza, bontà, amore. La Coccinella era ed è considerata un insetto portafortuna specie quando associata al quadrifoglio
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Durante la pulizia dell'opera, i restauratori si accorgono che l'agnello - e in particolare il muso dell'animale - è stato dipinto due volte. La tavola fu conclusa e dotata di vernice finale e venne ripresa successivamente e modificata. Il muso dell'Agnello fu modificato, come appare nella foto qui sotto. A sinistra vediamo la modifica realistica, a destra l'originale sottostante. I motivi teologici del cambiamento
Gli studi genetici di un ricercatore svedese smentiscono le teorie fino ad oggi avanzate. Disegni e cromie che distinguono il mantello della fauna domestica sono frutto della selezione operata nei millenni dagli esseri umani che hanno così dipinto, attraverso l'eugenetica,.il mondo circostante
La signora Johnson ospitava ben 350 gatti nella sua residenza estiva, circondata da terreni per 3000 acri, a Buena Vista, in California. Lì, i suoi animali domestici erano curati da una truppa di garzoni, appositamente assunti per servire lo stuolo dei felini e soltanto in questa mansione continuamente occupati. Ogni gatto aveva un nome e veniva addestrato a muoversi in direzione di chi lo chiamava. Allegri pappagalli e cacatua avevanoil compito di tenere allegra la combriccola
ANIMALI NELL'ARTE - Lorenzo Lotto, nell’Annunciazione gioca magistralmente la propria regia animalista. Al centro del campo visivo, lancia un gatto terrorizzato, conferendo all’irruzione dell’arcangelo la stessa forza deflagrante dell’esplosione di una bombarda