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Posts published in “La morte e gli scheletri nell’arte”

L’urlo e l’immane boato. Quando il pennello dipinge il rumore. Giulio Romano, sala Giganti

Così la pittura riuscì ad evocare realisticamente elementi che non potevano essere dipinti, come i suoni, gli odori e le atmosfere psicologiche che dominavano gli ambienti delle scene. Il caso delle voci spaventose dei Giganti di Giulio Romano, le urla laceranti di Leonardo, il raccordo con la statuaria antica

Il diavolo nella pittura – I travestimenti di Satana nell'arte e nell'immaginario

Quando le creature infernali vengono rappresentate da pittori e incisori sotto forma di insetti. Mosche, cervi volanti, colorati lepidotteri. Un bestiario meraviglioso, inquietante ed ironico. Dalle farfalle alle mosche. Il legame è qui più diretto e immediato. La mosca era simbolo non solo del demonio, ma, in generale, del peccato. Né va dimenticato che il nome stesso di Belzebù deriva da Baal-Zebub, ossia “Signore delle mosche”, l’antica divinità siriaca citata dalla Bibbia come responsabile della distruzione e della putrefazione.

Lo storia degli amanti di Teruel che si danno la mano nel viaggio eterno

Lo stile gotico ripreso negli anni Cinquanta crea un effetto che oggi ci appare piuttosto kitsch. Ma se il fine era quello di creare un'emozione, lo scopo è stato raggiunto. Le due statue di uomo e donna che, distese sul sepolcro, si tendono la mano in una tensione all'unità amorosa che resta come fremito eterno, dopo la morte, furono realizzate dallo scultore Juan de Ávalos nel 1955, in un mausoleo aggiunto all'edificio della chiesa di Teruel, in Spagna

Alfred Kubin, quel mondo di cadaveri cresciuto dopo la morte di mia madre. Il video

Dalle sue opere emerge incessantemente la sofferenza dell’uomo, che egli cerca di rappresentare attraverso disegni dominati da toni neri, nei quali l’umanità è sottomessa da forze superiori che solitamente sono rappresentate, in modo particolarmente emblematico, come giganti. Tra coloro che maggiormente influenzarono Kubin troneggiano le figure di Bruegel, Redon, Klee, Goya, Ensor e Munch, mentre, nonostante alcune similitudini, non ha mai fatto parte integralmente del movimento espressionista