Così la pittura riuscì ad evocare realisticamente elementi che non potevano essere dipinti, come i suoni, gli odori e le atmosfere psicologiche che dominavano gli ambienti delle scene. Il caso delle voci spaventose dei Giganti di Giulio Romano, le urla laceranti di Leonardo, il raccordo con la statuaria antica
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Lo stile gotico ripreso negli anni Cinquanta crea un effetto che oggi ci appare piuttosto kitsch. Ma se il fine era quello di creare un'emozione, lo scopo è stato raggiunto. Le due statue di uomo e donna che, distese sul sepolcro, si tendono la mano in una tensione all'unità amorosa che resta come fremito eterno, dopo la morte, furono realizzate dallo scultore Juan de Ávalos nel 1955, in un mausoleo aggiunto all'edificio della chiesa di Teruel, in Spagna
Madame Récamier di David e di Gerard è la bellezza eterna del Neoclassicismo. Una nuova Dea dalle carni incorruttibili. Ma 150 anni dopo René Magritte racchiuse la splendida modella in una bara surrealista. Come dire che l’eterno, anche per le divine, è solo un enunciato. O meglio: un errore di prospettiva.L’opera, alla quale Magritte pose il titolo Perspective de Madame Récamier - Prospettiva di Madame Récamier -, venne realizzata nel 1951, un anno dopo un analogo intervento condotto sul quadro Il Balcone di Édouard Manet, nel quale appariva, tra gli altri, la pittrice Berthe Morisot, musa e cognata dell’artista.
Dalle sue opere emerge incessantemente la sofferenza dell’uomo, che egli cerca di rappresentare attraverso disegni dominati da toni neri, nei quali l’umanità è sottomessa da forze superiori che solitamente sono rappresentate, in modo particolarmente emblematico, come giganti. Tra coloro che maggiormente influenzarono Kubin troneggiano le figure di Bruegel, Redon, Klee, Goya, Ensor e Munch, mentre, nonostante alcune similitudini, non ha mai fatto parte integralmente del movimento espressionista
Dal 12 ottobre 2013 al 2 febbraio 2014, a Pisa, 230 trenta opere ripercorreranno l'iter creativo dell’artista che tanto ha rivoluzionato l’arte del XX secolo.