A Ravenna gli anemoni sono raffigurati come una croce e alludono alla rinascita, reinterpretazione dell’uso farmacologico e cicatrizzante che ne facevano i latini. La mostra Anemoni è un percorso di rinascita, di cura dei traumi, di rapporto con le forze naturali come portatrici di distruzione e creazione
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Nell'articolo, gli ingrandimenti consentono di vedere le singole pennellate. Egli si comportò in modo diverso rispetto ai colleghi impressionisti, pur tenendo conto dell'influenza reciproca dei colori
Il fiore che si gira in direzione dell’astro maggiore rappresenta nei ritratti antichi la devozione dell’effigiato nei confronti del proprio signore. L’animale da compagnia la dedizione senza ombre. I casi di Moroni, Magnasco e Van Dyck
La svolta che Monet impresse alla propria pittura, passando dal paesaggio a campo largo, alla visione ravvicinata di porzioni di natura che preludono alla via dell'informale, fu consentita, oltre alle esigenze del pittore di rinnovare le modalità di rappresentazione dell'istante di luce, dal mercato della botanica che, proprio in quegli anni, si apriva all"invenzione", attraverso incroci tra specie esotiche e la bianca europea, delle ninfee colorate. In precedenza, da noi, questi fiori delle acque stagnanti erano nivei. Ma all'esposizione universale del 1889 Latour-Marliac, un possidente appassionato di giardini, presentò le nuove varietà, che conquistarono il pubblico e che gli valsero il primo premio nella propria categoria
“Idee di pietra. Giuseppe Penone a Caracalla” – dal 7 giugno al 30 ottobre 2022 – è un intervento promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, prodotto da Electa e curato da Francesco Stocchi.
L’artista ha scelto di inserire le quattro le opere nel percorso di visita delle Terme di Caracalla, collocandole nell’antica natatio, dove abbracceranno il visitatore mentre la attraversa
Lievi, effimeri, delicati, cangianti, estremamente sensibili ai colpi di vento. E soprattutto, rossi. Abbiamo visto, in alcuni articoli precedenti, quanto Monet cercasse valori ottici cangianti, da fermare sulla tela. E così fu con i papaveri, con una motivazione addizionale. La pittura di paesaggio, con vedute naturali, risente normalmente della mancanza del rosso, che esiste, a livello di stesura pittorica sottostante nella forma composita di arancione o marrone. Ma le vedute naturali non si presentano mai vivide e uno dei motivi è proprio la mancanza del rosso intenso, dato quasi a corpo. Sappiamo che, per ovviare a questa carenza ottica. Turner, durante il vernissage di una mostra, aggiunse una boa rossa a una marina con navi, proprio per accendere il dipinto. E che in tanta pittura di paesaggio con figure, dell'Ottocento, gli artisti inserivano piccoli personaggi - macchiette - tra i quali, spesso, ce n'era uno con il cappello rosso. Questo proprio con il fine di contrastare il verde. Ora possiamo osservare, da qui con la "lente magica" le Champ de coquelicots, 1881 58 × 79 cm Musée Boijmans Van Beuningen (Rotterdam)
Questo dipinto sintetizza due secoli di rare rappresentazioni di fragole tagliate isolate da pittori nordici e francesi, come Jacob van Hulsdonck, Adriaen Coorte, Louise Moillon, inclinando la concezione della natura morta verso la modernità