Per la prima volta in Italia, una stupefacente mostra dedicata alla grande scultura iperrealista
internazionale, raccontata attraverso i più importanti artisti contemporanei. Palazzo Bonaparte, a Roma, ospita “Sembra vivo!” l'originale rassegna che espone opere di Maurizio Cattelan,
Ron Mueck, George Segal, Carole Feuerman e tantissimi altri
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Continua ad incantare e a stupire l'incredibile Madonna del Baldacchino di Raffaello. In questi primi giorni di mostra sono oltre duemilacinquecento le persone che hanno visitato la mostra Raffaello, La Madonna del Baldacchino. Ritorno in cattedrale, allestita all’interno della cattedrale di Pescia dallo scorso 6 maggio.
In occasione del Cinquecentenario dalla morte del Perugino, Fondazione Perugia in collaborazione con Fondazione Burri presenta "NERO Perugino Burri" dal 21 giugno al 2 ottobre 2023 a Palazzo Baldeschi a Perugia.
Firenze, 7 luglio - 3 settembre. Celebri opere d’arte, personaggi pubblici e soggetti intimi dialogano nella sua opera per riflettere sulla condizione umana tra forme
convenzionali e attualità, realtà e immaginazione
La mostra riunisce, per la prima volta, circa 20 opere autografe, delle non oltre 25 che compongono il catalogo di Cecco. Altri dipinti raccontano il nucleo da cui partì - fu illuminato da Savoldo -, i compagni di strada e i pittori che lo guardarono con interesse. Il delirio dei sensi, il peccato.
Sessantasette anni di luoghi, fatti e persone ricostruiti in mostra attraverso sessanta opere rare e preziose: manoscritti, come il Trattato di architettura civile e militare di Francesco di Giorgio Martini (1486) e le Storie di San Gioachino, miniate da Cristoforo De Predis per Galeazzo Maria Sforza (1476); incunaboli unici, come il foglio della Bibbia di Gutenberg, il primo libro a caratteri mobili, e il trattato De re militari di Roberto Valturio (1483); antiche carte geografiche, come la Carta dell’Italia e la Geocarta nautica universale di Giovanni Vespucci; disegni, come lo Studio per la Sibilla Cumana di Michelangelo.
Le tavole saranno quindi messe a confronto da una parte con dipinti aventi lo stesso soggetto ma realizzati da altri pittori, dall’altra con opere di Dosso Dossi e di Battista eseguite poco prima o poco dopo gli anni di attività a Trento questo per mettere a fuoco il problema della collaborazione dei due fratelli. Infine, anche in collegamento ideale con l’identità dei Sapienti dosseschi, il percorso si svilupperà a partire da una preziosa serie di busti raffiguranti filosofi e scienziati del mondo antico per poi comprendere capolavori del tardo Cinquecento e del Seicento quando le immagini dei più illustri sapienti organizzate in veri e propri cicli conosceranno un grande successo. Fama che darà vita ad un vero e proprio fortunatissimo genere iconografico, arricchendo raccolte e collezioni private e assecondando la cultura erudita dei committenti del tempo.
Per la riapertura dei nuovi spazi espositivi di Palazzo dei Diamanti una grande mostra su Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa. Una mostra che percorre l'altro Rinascimento, quello magico, che si sviluppò nelle corti padane
La mostra proposta a Vercelli riunisce oltre trenta sculture, alcune monumentali, messe a disposizione dalla Fondazione Manzù, dallo Studio Copernico e da importanti collezionisti privati. Il percorso spazia dagli anni Quaranta sino al 1990, un anno prima della sua scomparsa dove compare una testimonianza emblematica come la grande scultura di Ulisse, l’eterno simbolo della conoscenza.
Il nucleo fondamentale delle opere giunge dalla celeberrima collezione statunitense di Jacques e Natasha Gelman, lui regista di successo e raffinato collezionista, lei che, dopo la morte di lui, continua, con brillante competenza, ad arricchire la collezione, al motto – come ricorda nel suo saggio in catalogo Daniela Ferretti – “Adesso mi tocca lavorare per due”.