Il tratto filosofico che domina l’ampio segmento d’ogni epoca incide in maniera vincolante nell’ambito della rappresentazione; e l’indicatore del cielo - come elemento scenografico maggiore, dotato del potere di irradiare luce e di permeare ogni angolo del dipinto - gioca un ruolo centrale nel delineare gli snodi del pensiero
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Lievi, effimeri, delicati, cangianti, estremamente sensibili ai colpi di vento. E soprattutto, rossi. Abbiamo visto, in alcuni articoli precedenti, quanto Monet cercasse valori ottici cangianti, da fermare sulla tela. E così fu con i papaveri, con una motivazione addizionale. La pittura di paesaggio, con vedute naturali, risente normalmente della mancanza del rosso, che esiste, a livello di stesura pittorica sottostante nella forma composita di arancione o marrone. Ma le vedute naturali non si presentano mai vivide e uno dei motivi è proprio la mancanza del rosso intenso, dato quasi a corpo. Sappiamo che, per ovviare a questa carenza ottica. Turner, durante il vernissage di una mostra, aggiunse una boa rossa a una marina con navi, proprio per accendere il dipinto. E che in tanta pittura di paesaggio con figure, dell'Ottocento, gli artisti inserivano piccoli personaggi - macchiette - tra i quali, spesso, ce n'era uno con il cappello rosso. Questo proprio con il fine di contrastare il verde. Ora possiamo osservare, da qui con la "lente magica" le Champ de coquelicots, 1881 58 × 79 cm Musée Boijmans Van Beuningen (Rotterdam)
L'integrazione tra piccola architettura devozionale e natura aspra è spesso documentata, come fosse un'arcaica operazione di Land art, nelle Alpi e nelle prealpi. La presenza di sacelli o minuscoli edifici di culto addossati a macigni o di croci in luoghi isolati non fu soltanto frutto di una Campagna, svolta con un coordinamento nazionale cattolico, finalizzata alla realizzazione di monumenti sulle cime più alte dei monti, visibili alla distanza, che proteggessero dall'alto le comunità e ricordassero perennemente il sacrificio del Signore, ma di veri e propri interventi di bonifica rituale e d sacralizzazione di luoghi ritenuti demoniaci. Buona parte della bonifica e della consacrazione cristiana di quei luoghi di montagna e di campagna avvenne nel Cinquecento quando, in seguito al massimo impegno da parte dell'inquisizione, migliaia di uomini e donne, nell'arco alpino, furono inquisiti per presunti reati demoniaci
La pietra levigata consente una notevole rapidità di preparazione del fondo, considerato il fatto che nelle parti dotate di più fine levigatura, l'assorbenza quasi sparisce e il colore si protende all'esterno, come luce pura e subisce minori sprofondamenti cromatici, nel tempo
Stilisticamente può essere ricondotto alla corrente pop. Ma ciò che risulta estremamente interessante è l'unione che Hockney compie tra l'Inghilterra - ancora portatrice di valori pittorici figurativi - e gli Stati Uniti, che elaborano modelli pop più dal disegno e dalla fotografia - come Warhol - che dalla pittura
Lui e Olga, nonostante Picasso si fosse fisicamente staccato da lei, restarono sposati. Fu lei ad essere Madame Picasso, fino alla morte, avvenuta nel 1955. Ma chi era questa bella signora dall'espressione malinconica? Figlia di un colonnello, Olga Khokhlova era nata nel 1891 a Nizhyn, una città ucraina dell'Impero russo. Nel 1912 entrò nella compagnia prestigiosa e innovativa dei Balletti Russi guidata da Serge Diaghilev. Nella primavera del 1917 incontrò Pablo Picasso, mentre l'artista stava preparando, su invito di Jean Cocteau, scene e costumi per il balletto Parade. La ragazza lasciò poi il gruppo, per viaggiare in Sudamerica e, successivamente, per convivere con Picasso a Barcellona
Rembrandt coltivò le gioie della famiglia, con sentimenti intensi, di amore e di orgoglio nei confronti della moglie - amatissima, prematuramente scomparsa - e del figlio Titus. Il legame tra i due - anche il figlio avrebbe fatto peraltro il pittore - fu alimentato da attenzioni costanti e reciproche, testimoniate anche dai numerosi ritratti che il padre dedicò al ragazzo. E oggi ne osserveremo uno - con la possibilità di compiere un notevole ingrandimento - che coglie Titus concentrato, a circa 14 anni, mentre fa i compiti su un alto banco. La scena familiare è colta con grande capacità introspettiva da Rembrandt, che riesce a far vibrare i pensieri del ragazzo, davanti ai nostri occhi. Titus van Rijn (Amsterdam, 22 settembre 1641 – Amsterdam, 1669) era rimasto orfano di madre, da piccolo, perchè Saskia - anch'ella oggetto di ritratti ricchi di amore e ammirazione - s'ammalo, mettendolo alla luce, e morì poco dopo
Ecco ciò che so della sua morte. Quella domenica era fuori immediatamente dopo pranzo, il che era insolito. Al crepuscolo, non era ancora tornato, il che ci sorprese moltissimo, perché estremamente corretto nei suoi rapporti con noi, arrivava sempre ai pasti regolari. Eravamo tutti seduti sulla terrazza del caffè, cosa che succedeva solo la domenica dopo il trambusto di una giornata più stancante dei giorni feriale. Quando vedemmo arrivare Vincent, era calata la notte- Dovevano essere circa le nove